Lettera alla citta’,all’ilva e cio’ che avremo,un domani.

Creato il 10 novembre 2012 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA

Si percepisce la condizione di essere protagonisti,comunque sia,in questa giustizia ” a venire”.

Si percepisce la spinta propositiva che si vuole dare ai politici,alle loro menti,loro condottieri dei popoli ma “bagasce usate”….

E allora uniti,magari con il tre ruote o con gli ambientalisti,ma sinceri nel dire NO al veleno.

E’ una battaglia,difficile certo,ma che bisogna fare.

Oppure scapperemo da questa Taranto,lasciandola sola a divenire piu’ scura,piu’ nera e sola nei suoi incubi giornalieri.

L’ AIA diventa una corda che viene tirata da due contendenti,e ci si dimentica che in mezzo stiamo noi,i tarantini.

Questa Taranto puo’ cambiare con l’Ilva oppure e’ cambiata per sempre per l’Ilva?

Puo’ avere cio’ che si prefigge quotidianamente,puo’ vivere una vita normale o e’ condannata a morte sicura?

Le manifestazioni,i cortei e i dati,sono lo scontrino che e’ il resoconto di cio’ che si e’ speso,negli anni.

Una spesa amara,un carrello pieno,fatto di cibi che ingrandiscono la pancia dei soliti padroni,lasciando poche briciole a noi.

E su quelle briciole non si puo’ fare il ricatto occupazionale,NO!

Un popolo in marcia,con a capo NE’ CHIESA e NE’ POLITICI.

In testa noi,unici baluardi in difesa del nostro futuro,quello che ci e’ stato scippato e che adesso rivogliamo e che rivendichiamo con orgoglio,l’orgoglio dei tarantini.



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