Carissima signora Pitzorno,
non credo che questa sia la prima lettera che riceve via web. Ho cercato il suo indirizzo email per mari e monti, scomodando anche i ragazzi di Progetto Wonderland, ma con poco successo. Spero che lei trovi questa pagina del mio blog, un giorno o l’altro.
Penso che riconoscerà la copertina del libro nella foto. É tutto sporco e rotto, credo che ci sia un buon metro di scotch tra le pagine, per tenere tutto unito. Mi ricordavo di averlo ricevuto in regalo per Natale quando avevo circa otto anni, poi la prima pagina mi ha illuminato. Scritto a penna, nella mia calligrafia di allora, si legge: Stefania Mattana, 18-06-1996. Avevo dodici anni ed era il tredicesimo anniversario di matrimonio dei miei genitori.
Ebbene, carissima signora Pitzorno, io non credo nel destino e in queste cose così, perché il destino lo facciamo noi, con le nostre scelte e decisioni che si ripercuotono sulle nostre azioni e sulle persone che abbiamo intorno. In questo caso, il destino è stato il suo libro e i miei genitori, che vedendomi scribacchiare ovunque e a tutte le ore, mi hanno regalato il “metodo” per rendere il mio scrivere più articolato.
Mi scuso con lei per le condizioni precarie in cui versa il Manuale adesso, però mi deve capire: questo libro mi ha seguito ovunque, anche dove non era necessaria la sua presenza. Se andavo in vacanza, a fare un giro di due giorni da qualche parte, ai campionati studenteschi e italiani di atletica, il Manuale era con me. Ho cambiato case, città, nazioni, e nella mia valigia c’è sempre stato un posto per questo libro. Come un amuleto, una conditio sine qua non per muovermi da un posto all’altro, anche per brevi periodi.
Il Manuale del Giovane Scrittore Creativo è uno dei libri più belli che io abbia mai letto e riletto e riletto e riletto. Non solo è scritto molto bene – come tutti i suoi libri – ma è anche pieno di ironia e intelligenza. E soprattutto, è scritto per i bambini, ma con uno stile “difficile” che ha segnato il mio modo di scrivere. Prisca e le sue amiche mi hanno dato il buon esempio: loro usavano termini complicati, parole ricercate che a dodici anni non conoscevo e che dovevo conoscere, se volevo diventare una scrittrice.
É colpa sua, signora Pitzorno, se ogni tema che scrivevo al liceo veniva votato con appena la sufficienza (se ero stata fortunata) dalla mia professoressa di italiano (la mia Arpia Sferza), che mi accusava con tono indignato di essere drammaticamente innamorata delle parole. Cosa che, per la cronaca, non andava bene per niente. Ed è anche colpa sua, se nonostante le batoste e qualche presa in giro dei miei compagni, non ho mai smesso di scrivere. Perché mi bastava aprire quel Manuale per ritrovare, tra le sue pagine, quella “stanza tutta per sé” che serve a un giovane scrittore creativo per chiudersi nel suo guscio solitario e costruire storie.
Compirò trent’anni a breve, signora Pitzorno, eppure il suo Manuale non è solo un peluche da conservare e portare con me. Il suo Manuale mi è sempre stato utile, e lo è ancora oggi. Lo testimoniano i vari appunti tra le pagine che ho lasciato negli anni. Questo nella foto, per esempio, è un post-it con parte della discografia dei REM datato, a occhio, 2008.Il mio Chase Williams ha poco a che vedere con Prisca Puntoni, ma credo che sia anche merito di Prisca, se Chase (e soprattutto il suo amico Angelo) ha conservato un po’ del suo animo fanciullesco, nonostante i fatti oscuri e truci che ha visto e vissuto.
Quando inciampo in un problema di plot, apro il Manuale. Come se fosse un libro di streghe. E, come un libro di streghe, il Manuale mi fa trovare la soluzione. E così, prendendo dalla lezione numero 9, la sua carta medicina diventa la mia carta veleno, la sua scimmia diventa il mio amante, la sua poltrona è diventata il mio lampadario (e chi ha letto Into the Killer Sphere ha già capito molte cose).
L’altro giorno, quasi per caso, Cutting Right to the Chase vol.2 è entrato nella classifica bestseller di Amazon. Ho lavorato tanto sul mio stile di scrittura, sulle trame, sui miei personaggi, sul mio inglese, e questo risultato è solo l’inizio, per me – o almeno lo spero.
Sono ancora una giovane scrittrice creativa e c’è ancora tanta strada davanti a me prima di diventare quello che volevo essere da bambina.
Però, ecco, carissima signora Pitzorno, io la volevo ringraziare.
Ci sono persone come lei, gli autori di Progetto Wonderland e Murielle Cyr, che scrivono storie per bambini e ragazzi, modellando in parte il carattere dei vostri giovani lettori.
Se io amo leggere e scrivere così tanto è anche per merito vostro, e di coloro che hanno acquistato i vostri libri per me.
Spero che lei e si suoi colleghi non smettiate mai di ispirare i più piccoli. Grazie.
Con affetto,
Una giovane scrittrice creativa (di gialli)
Ti potrebbe interessare anche questo! / Posts you might be interested in
- “Children as a priority”, Murielle Cyr speaks up [Interview] / “I bambini sono una priorità”, intervista a Murielle Cyr
- 30th Anniversary Jubilee Blog Tour – the schedule
- Shane O’Neill presents The Dracula Chronicles – Book Launch
- Cutting Right to the Chase Vol.2 on Amazon! Short detective stories from Tursenia
- 5 (+1) ragioni per comprare un Kindle / 5 (+1) reasons to buy a Kindle