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Lettera aperta a Dee D. Jackson

Da Hombre @LaLineadHombre
Lettera aperta a Dee D. JacksonIo non ero così. Meteoropatico, intendo.
Me ne sbattevo del tempo che faceva, alla faccia del colonnello Bernacca. E' stato l'altro tempo, quello che passava, a sintonizzarmi l'umore sul meteo.
E non ci posso fare nulla, O' sole, pure se non è mio, mi fa stare bene, mi predispone a trascorrere giornate migliori e, spesso, la predisposizione è tutto. Di contro, i nuvoloni mi azzittano, fuori e dentro.
Anni fa contava solo il succo di quello che c'era in ballo, non il tempo con il quale lo si affrontava o, comunque, non che mi ricordi di giornate rovinate dalla pioggia o dal vento. E non è solo un problema di memoria.
Adesso basta un poco di grigio nell'aria, che me lo sento colare giù fin nelle ossa e finché non spunta un sole a prosciugarlo, grigio mi resta anche l'animo.
Come avrei voluto essere il tuo Uomo Meteora, sbrilluccicosa Dee D., quando a fine anni '70 hai inondato le discoteche con le tue note spaziali, conquistando il mio cuore e il mio spirito ballerino.
Adesso Dee D. - lo so che vivi in Italia - te lo dico, nel caso tu voglia dedicarmi una nuova versione di quel mitico 45 giri, magari in memoria di quanto t'ho amato, mi sa che il titolo lo devi cambiare.

Tuo
Meteoropatic Man

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