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Lettera aperta a Ivan Scalfarotto

Creato il 23 settembre 2013 da Marinobuzzi

Caro Scalfarotto,
leggo e rileggo le interviste che sta rilasciando in queste ore e penso: “Ma questa persona pensa davvero di aver fatto bene il suo lavoro?”. Me lo chiedo, davvero e se smettesse di mettere il suo IO davanti a tutto il resto, forse, se lo chiederebbe pure lei. Vede Scalfarotto la legge di cui tanto si vanta poteva davvero essere una legge di civiltà. I voti c’erano dal momento che SEL e M5S erano pronti a votarla. Invece no, lei ha preferito, sostenuto dal suo partito, scendere a un compromesso con il PDL e il centro. Leggo, in una delle sue tante interviste, che il compromesso l’ha fatto per una questione “culturale”. Culturale? Lei parla di passi avanti, io, da profano ignorante della legge, vedo un enorme passo indietro. Non solo io, a dire il vero. Sono tante le persone che la pensano come me. Gente che non siede in parlamento, luogo in cui tutto è possibile, persino che una coppia omosessuale venga tutelata. Le dirò che non è neppure questo a sconvolgermi. A sconvolgermi è che quella coppia omosessuale non abbia detto: “No, grazie, siamo solidali con le sorelle e i fratelli omosessuali. Quelli là fuori, fuori dal palazzo. Quelli che prendono calci nei denti da anni eppure ancora ci credono alle istituzioni”!
Sarebbe bello, ogni tanto, pensare che chi hai votato è dalla tua parte. Ma non voglio divagare, di attacchi ne sta ricevendo anche troppi, io, francamente, me ne infischio del suo “ruolo”. Non ho nessun interesse a offenderla, non mi piace la caccia alle streghe. Però Scalfarotto, un po’ di onestà intellettuale non gusterebbe. Il PD non ha scelto il compromesso per il bene delle persone omosessuali. Lo ha fatto perché sapeva che approvare una buona legge contro l’omofobia avrebbe portato enormi problemi al governo Letta. Non è difficile, basta dire la verità. Sarebbero bastate poche parole, tipo: “Scusate, ho fatto una stronzata”! Magari qualcuno avrebbe usato toni poco piacevoli lo stesso nei suoi confronti ma almeno la maggior parte di noi non si sarebbe sentita tradita e presa per i fondelli. Vede, Scalfarotto, a ogni sua parola cresce in me il dubbio che lei pensi davvero che gli altri non siano in grado di capire. Eppure è sotto gli occhi di tutti e il silenzio che il PD ha fatto scendere sull’argomento la dice lunga sull’interesse che i dirigenti del suo partito dimostrano nei confronti dei diritti civili. L’idea che mi sono fatto è che il PD non ami troppo i suoi iscritti. Se li amasse davvero, ogni tanto, li ascolterebbe.
Qualche anno fa, in una discussione in rete fra persone che stimo, qualcuno mi disse che era importante avere rappresentanti GLBT nelle istituzioni. Io invece, ora, penso che sia importante avere persone intellettualmente oneste, gente disposta a lottare senza scendere a continui compromessi o che, almeno, quando non ce n’è bisogno li eviti. Soprattutto ci sarebbe bisogno di qualcuno disposto ad anteporre al proprio IO… il NOI.
Vede Scalfarotto forse lei ora si sentirà un incompreso, forse ci vedrà come tanti ingrati ma la legge che state portando avanti, nella forma in cui lo state facendo, la maggior parte di noi non la vuole. Non è più il tempo dei giochi, forse non lo avete capito, non si possono più negare i diritti alle persone. Se non ci crede chi ci governa, chi lo dovrebbe fare? Tutto questo porta, purtroppo, a una disaffezione alla politica. Allora, Scalfarotto, le chiedo: quante persone omosessuali, secondo lei, saranno ancora disposte a votare il PD?
Marino Buzzi


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