Lettera aperta ai leghisti

Creato il 06 giugno 2011 da Lanternarossa
Grazie a Nic per il prestito della foto
Cari elettori e iscritti della Lega Nord,
come è evidente leggendo questo blog la mia posizione politica è parecchio distante dalle vostre proposte politiche e dalle vostre idee. Non potrò mai essere d'accordo con coloro che propongono una politica dell'immigrazione che è esplicitamente razzista (reato di clandestinità in primis). Non posso nemmeno essere d'accordo con il federalismo pasticciato che non risolve i problemi finanziari degli enti locali (che negli ultimi anni con la Lega al governo sono sempre più in difficoltà). Detto questo, occupandomi da molti anni di sviluppo locale e territorio, voglio aprire un dialogo con voi su un tema di stretta attualità cioè i referendum del 12 e 13 Giugno. Penso che coloro che sostengono di essere portatori degli interessi dei territori debbano necessariamente esprimersi sui primi tre requisiti del referendum (acqua e nucleare). Non ha risvolti direttamente territoriali il quarto quesito al quale io naturalmente risponderò SI essendo un reale sostenitore del principio di uguaglianza davanti alla Legge.
A Voi mi rivolgo perché, da "localista" a "localista", penso abbiate realmente a cuore le sorti dei nostri territori, che passano attraverso una gestione efficiente delle nostre risorse.
Per quanto riguarda il primo quesito "la privatizzazione dell'acqua" significa permettere l’affidamento della gestione del servizio idrico a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%. Con questa norma, si vogliono mettere definitivamente sul mercato le gestioni dei 64 ATO (su 92) che o non hanno ancora proceduto ad affidamento, o hanno affidato la gestione del servizio idrico a società a totale capitale pubblico. Queste ultime infatti cesseranno improrogabilmente entro il dicembre 2011, o potranno continuare alla sola condizione di trasformarsi in società miste, con capitale privato al 40%. La norma inoltre disciplina le società miste collocate in Borsa, le quali, per poter mantenere l’affidamento del servizio, dovranno diminuire la quota di capitale pubblico al 40% entro giugno 2013 e al 30% entro il dicembre 2015. In sintesi, abrogare questa norma significa contrastare l’accelerazione sulle privatizzazioni imposta dal Governo e la definitiva consegna al mercato dei servizi idrici in questo Paese. Coloro che hanno già provveduto a "privatizzare" le acque come la Provincia di Arezzo hanno avuto la sorpresa delle tariffe impazzite con aumenti consistenti. Cari leghisti, volete svendere l'acqua della nostra terra garantendo ai privati un utile?
Il secondo quesito del referendum vuole abolire proprio la possibilità per le società private di avere un profitto garantito sulla vendità dell'acqua, grazie a tariffe scollegando questa possibiltà da qualsiasi impegno di miglioramento dell'efficienza del servizio.
A coloro che sostengono che i privati garantiscono più efficienza posso tranquillamente dire, da economista, che privato non significa sic et simpliciter efficiente. L'acqua è un bene pubblico comune che non può essere sacrificato ai profitti individuali. La penso come Zaia e il neo sindaco di Varese, lega Nord, perché l'acqua è un bene pubblico e appartiene ai nostri territori, ai nostri cittadini. Non votare o votare NO significa rifutare di fare gli interessi di coloro che difendono la propria acqua. I localisti difendono i propri territori dallo sfruttamento e dalla speculazione altrui.
Sul nucleare penso sia assolutamente logico che la Lega Nord non possa svendere i propri territori a chi vuole costruire inutili centrali nucleari.
Il nucleare è pericoloso soprattuto in territori sismici come il centro italia. Il nucleare è costoso considerando la dismissione delle risorse e la gestione delle scorte, il cui smaltimento è tutt'ora un problema irrisolto. Il nucleare sarà pronto tra 20 anni quando tutti gli altri paesi l'avranno abbandonato (la Germania ha già deciso di dismettere le proprie centrali).
In conclusione, cari amici, gli elettori ed i rappresentanti della Lega Nord, partito che sostiene di difendere i territori, non possono non andare a votare lasciando che queste leggi contribuiscano a distruggere le nostre terre. Andate a votare il 12 e 13 Giugno dicendo NO al nucelare e alla privatizzazione dell'acqua, segnando quindi tre SI ed un quarto SI affinché la legge sia veramente uguale per tutti.
Cordiali saluti territorialisti a tutti.

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