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Lettera aperta ai soresinesi da “La Fratellanza”

Creato il 29 dicembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Buon Natale e Buon Anno 2014

Spettabili Soresinesi,
Che la pace sia con voi.
In certi società, “scrivere” significa “gridare in silenzio”! Oggi è un onore per me tornare a comunicare con voi dopo un lungo periodo di tempo. Infatti, è passato un anno e qualche giorni da quando vi ho mandato proprio attraverso il quotidiano cremonese “La Provincia”, una lettera aperta nella quale è stata espresso la volontà sincera nonché verace di tutta una comunità extracomunitaria nel voler avvicinarsi ai soresinesi autoctoni. La menzionata comunità è extracomunitaria di origine, ma soresinese di residenza. Essere di nuovo qui per scrivere ai soresinesi, è un grande momento nella mia vita dal momento che comunico con voi ancora con la mia qualità di Presidente dell’Associazione “La Fratellanza”.
Non so da dove cominciare la presente comunicazione perché oggi è diverso dallo stesso giorno di un anno fa! Non so neanche cosa la gente si aspetti di sentire su di noi, ma prima di tutto voglio ringraziare Dio per il quale siamo tutti uguali e ringraziare tutti coloro che hanno preso in mano l’Associazione “La Fratellanza” pregando il nostro Dio di illuminare la loro strada come hanno illuminato la nostra. In speciale modo ringraziamo il Dottor Alfredo Azzini che ha creduto molto in noi e a chi dobbiamo la nascita del sodalizio dopo aver sentito le sue parole pronunciati nel 2011 quando è stato eletto “soresinese dell’ anno”. Parole in cui aveva espresso un messaggio coraggioso verso noi altri immigrati, facendoci capire che l’anima soresinese è nobile nonché grande. Ringraziamo anche il Riverendo Parroco di Soresina Don Angelo Piccinelli che, con il suo coraggio nonché l’onesta della sua spiritualità ci ha dimostrato che tutti le religioni hanno un solo origine. Infatti, ci ha insegnato con le sue parole che non dobbiamo odiarci a vicenda guardando nostra diversità nella fede ma dobbiamo applicare il principio morale di amare il prossimo come amiamo noi stesse, anche se il nostro prossimo confessa un’altra religione. In oltre un quarto di secolo di soggiorno in territorio italiano, posso testimoniare che per la prima volta nell’estate 2012, all’occasione del Ramadan, un cristiano del valore del citato Don ci ha coperto di onore augurandoci un buon Ramadan e non si è fermato a questo in quanto lo ha ripetuto dopo un anno all’occasione di quello dell’estate 2013. Ringraziamo anche Sua Santità Francesco, Papa del Vaticano che, con la sua lettera giunta all’Associazione “La Fratellanza” proprio nel mese di Luglio che coincide con il mese sacro di Ramadan, ci ha augurato di intraprendere insieme un vero e proprio cammino nel dialogo interreligioso positivo per una nostra veloce convivenza felice tra cristiani e musulmani nonché una nuova vita piena di integrazione soprattutto per la Seconda Generazione: una nobile richiesta che abbiamo il sacrosanto dovere di rispettare e siamo orgogliosi di mandare proprio quest’anno un messaggio di auguri a Sua Santità per il natale 2013 dove abbiamo sollecitato che venga pronunciata proprio da Sua Santità, in questa occasione specifica non soltanto ai cristiani ma anche ai musulmani, una preghiera a favore delle minoranze di qualsiasi religione che sono discriminati in qualsiasi paese nel mondo. Ringraziamo anche le forze delle ordine che vedono con occhi ottimisti il nostro sodalizio a tale punto che proprio attraverso il presente quotidiano. L’Associazione “La Fratellanza” ha ricevuto da parte del Comandante del Comando dei Carabinieri di Cremona un ringraziamento per la collaborazione dei suoi soci nella lotta per sconfiggere la delinquenza. Ai tempi correnti, molti soresinesi si sono accorti come certi posti che una volta popolavano da extracomunitari (come ad esempio la Stazione ferroviaria di Soresina), sono adesso quasi spopolati. Di più, come si potrà constatare da tutti, il tasso di delinquenza a Soresina si è abbassato notevolmente in questi ultimi mesi dell’anno 2013.
Infine di conto, ringraziamo anche quelli soresinesi che ci guardano con occhi ottimisti e auguriamo che gli altri capiranno un giorno che se gli autoctoni soresinesi cercano di avvicinarsi un solo passo verso di noi, noi correremo dieci passi verso di loro per una possibile e perfetta convivenza e integrazione positiva con coloro che ci ospitano.
Non riesco a descrivere quanto rispetto provo personalmente alle persone che mi hanno dimostrato gratitudine dopo aver letto la mia lettera aperta mandata loro attraverso il citato quotidiano all’occasione del Natale 2012. Posso dire di aver ricevuto centinaia di complimenti e di auguri da tutti quelli che hanno letto la citata lettera scritta con il cuore di un immigrato le cui parole innocenti hanno incoraggiato certi soresinesi a vederci con occhi positivi. Tanti grazie allora a certi soresinesi le cui consigli mi hanno rafforzato aiutandomi cosi a stare meglio nell’animo e a riprendere le forze di programmare qualcosa di bello per la comunità soresinese.
Oggi, scrivo di nuovo ai soresinesi per confermare che offro tutto il mio appoggio a coloro che vogliono portare avanti lo slogan “l’Italia siamo anche tutti noi” nella sua Iniziativa Globale “integrazione: operazione prioritaria” nonché il rispetto al lavoro fatto da qualsiasi politico che cerca di rendere l’immigrazione una risorsa economica nonché culturale per l’Italia. Li ringrazio in modo caloroso per lo sforzo che stanno facendo per dimostrare gli immigrati in tutto il loro splendore positivo. Li ringrazio anche per le disposizione che continuano a esercitare. Essi continuano a stimolare tutti noi immigrati all’azione. Ricordiamo carissimi Soresinesi una sola cosa: gli Stati Uniti d’America ha subito l’immigrazione da tutti gli angoli della terra! Oggi è la prima potenza mondiale! Ricordiamo anche che fino a quarant’anni fa, proprio in questo predetto paese, il bianco discriminava il nero soltanto perché di pelle scura. Ma niente dura per sempre! Oggi, il Presidente degli Stati Uniti d’America è un uomo di colore con carnagione scura, ossia un proveniente del continente africano e questo rende onore agli americani come popolo che ha cominciato un lungo percorso nella democrazia. Neanche Malcolm X o Martin Luther King, ossia i più ottimisti tra gli ottimisti neri dell’America potevano pensare che neanche mezzo secolo dopo il loro assassinio, il primo cittadino degli Stati Uniti d’America sarà un uomo di colore!
L’Italia sta percorrendo lo stesso percorso, e chissà se la nomina dell’Onorevole Cecilia Kyenge a capo del Ministero di Integrazione non è altro che un passo verso il cambiamento determinante al quale l’Italia è destinata e che potrà essere coronato dell’elezione di un uomo di colore come primo cittadino italiano. Perciò, possiamo allora dire che oggi è il giorno in cui si debba cambiare mentalità, l’immigrato non è un criminale! Ne tanto meno un elemento negativo per la società ospite ma tutto semplicemente un essere umano che cerca di guadagnare un pezzo di pane in un altro luogo visto che non ha potuto conquistarlo nel suo paese. Perciò. Ogni immigrato pulito ha il sacrosanto dovere di alzare la sua voce per gridare i suoi diritti. Questo sacro santo dovere non deve essere concesso soltanto agli oriundi italiani nel mondo ma anche a qualsiasi immigrato che lascia terra madre per dimorare in un’altra che lo vede nei miglior dei casi come un intruso che ruba lavoro alla gente locale.
Una cosa certa da confermare sarebbe quella di convalidare che l’immigrazione è un fenomeno utile per qualsiasi paese nel mondo. A prendere come esempio l’Italia, possiamo dire che quando era un paese povero, certi italiani hanno scelto la via che le ha portati nei paesi più sviluppati, altrettanto hanno fatto nei suoi confronti più di recente i paesi scarsamente sviluppati. L’America Latina, che a lungo ha costituito un importante sbocco migratorio, è diventata a sua volta un polo d’esodo a causa di un processo di sviluppo risultato insoddisfacente. Torna utile il confronto con i paesi di origine degli immigrati insediatisi in Italia nel corso degli ultimi 30 anni. L’Africa (3 presenze su 10) e l’Asia (2 su 10) sono ben rappresentate, come anche lo sono i paesi dell’Est europeo (3 su 10): invece vi sono un cittadino dell’Unione europea e un latino-americano ogni 10 immigrati.
Si immigra spesso per problemi economici, si immigra anche per problemi sociali, …..etc. Ci sono diversi motivi per lasciare la terra natale per stabilirsi in un’altra che promette futuro migliore. Facendo conti di matematica e statistica, solo le statistiche degli “oriundi” italiani nel mondo (Brasile come esempio) sono necessariamente approssimative anche perché ormai sono giunti al quinto/sesto ricambio generazionale, e vi è una componente aritmetica scarsamente visibile. Ma le rilevazioni brasiliane sembrano più attendibili grazie alla loro organicità fin dai primi insediamenti del secolo XIX. Ed ecco alcuni dati significativi: un terzo del totale si è radicato nelle zone meridionali di colonizzazione libera, favorendo lo sviluppo produttivo di quelle regioni e l’avvento della piccola proprietà contadina. Per quanto concerne i matrimoni, negli anni della grande integrazione, tra le due guerre mondiali, il 71,3% si è unito con donne brasiliane, e il 20% con donne italiane. Stesse deduzioni in altri paesi come Argentina, Stati Uniti d’America,..ecc dove matrimoni misti hanno elevato il tasso degli oriundi italiani nel mondo.
Parlando degli italiani di oggi, la popolazione italiana sfiora i 60 milioni su una superficie di 301.340 km2! Quasi 120 milioni di oriundi italiani sono sparse nel mondo e se non c’era per L’EMIGRAZIONE ITALIANA a partire dall’inizio del XIX secolo, 180 milioni italiani dovevano convivere sulla stessa superficie di 301.340 km2! Stesso ragionamento per gli oriundi di qualsiasi paese nel mondo! Questo è soltanto per confermare che il fenomeno dell’Emigrazione Italiana è stato una risorsa dal punto statistico per il paese! Ha salvato l’Italia da una crisi demografica!
Oggi come ieri, i problemi degli immigrati non mancano ma possiamo dire che ci sono centinaia di attivisti per i diritti umani e operatori sociali che non solo parlano per questi diritti, ma lottano per raggiungere un obiettivo di pace, educazione giustizia e uguaglianza.
Dal punto umano, migliaia di immigrati sono state emarginati dal pregiudizio soltanto perché hanno lasciato terra madre per venire in un altro paese che le guarda come delinquenti perché la gente è abituata a fare di tutta l’erba un fascio! Cosi eccomi qui, un immigrato come tanti! Io non parlo soltanto per me stesso, ma per dare una voce a coloro che meritano di essere ascoltati, coloro che hanno lottato per i loro diritti: per il loro diritto a vivere in pace, per il loro diritto a essere trattati con dignità, per il loro diritto alle pari opportunità, per il loro diritto all’istruzione nonché alla giustizia.
Carissimi soresinesi, il 14 Dicembre 2012, abbiamo presentato in modo ufficiale l’Associazione “La Fratellanza” a quei pochi soresinesi che erano arrivati per incoraggiarci nonostante il clima gelido di quella nottata di neve, poi un’altra volta il 26 Aprile 2013, abbiamo organizzato un meeting in cui un membro della chiesa cattolica, Don Mario Aldighieri, ha presentato il suo libro “chi ha paura dell’Islam?”. La nota stonata di questi due meeting chi rimane nella storia è l’assenza di un rappresentante del Comune di Soresina nonostante che l’evento è molto particolare dal momento in cui parla della nascita della prima associazione costituita da immigrati nonché il dialogo interreligioso tra i vari comunità.
A distanza di un anno dalla nascita del sodalizio, abbiamo percorso un grandissimo passo verso l’integrazione poiché abbiamo capito che integrarsi nella società ospite è un sacro santo dovere che spetta a qualsiasi immigrato. Si parla sempre degli immigrati che sono stati discriminati, fraintesi, ostacolati, bloccati,… ecc, ma noi di “La Fratellanza” dobbiamo andare avanti per la nostra strada senza odiare nessuno di quelli che ci mettono il bastone tra le ruote! Questa è la spinta al cambiamento che abbiamo imparato da Martin Luther King che proprio il 14 Dicembre 2012, la sua celebre frase “I have a dram” era lo slogan della presentazione dell’Associazione “La Fratellanza”.
In paesi del terzo mondo, per pura ignoranza, milioni di bambini innocenti e poveri sono vittime del lavoro minorile. Molte scuole, chiese e moschee sono state distrutte. La gente è colpita sia dall’estremismo sia dalla dittatura: in parole povere, l’intolleranza dell’altro porta al fanatismo. Ragazze in tenerissima età che devono lavorare in casa sono state costrette a sposarsi in età precoce. In linea generale, ignoranza, ingiustizia, razzismo nonché la privazione dei diritti fondamentali sono i principali problemi che uomini e donne devono affrontare.
Oggi, mi concentro sui diritti degli immigrati extracomunitari perché sono quelle che soffrono di più! Ossia la fascia più debole della società italiana. C’è stato un tempo in cui questi immigrati aspettavano che vengono difesi i loro diritti da terzi! Ma questa volta devono farlo da soli. Non sto dicendo che gli attivisti devono smetterla di esprimersi sui diritti degli immigrati, ma il mio obiettivo è che quegli immigrati diventino indipendenti e capaci di combattere per loro stesse sempre in modi legali. Quindi, possiamo dire ora che è giunto il momento di alzare la voce per dimostrare davvero che “l’Italia siamo anche tutti noi”.
Adesso parliamo dell’ultimo episodio che ha colpito Soresina, ossia la rottura della Giunta Comunale Monfreni! Nessuno sa come è successo neanche che ha ragione dato la diversità delle interpretazioni che ogni partito politico si è riservato la facoltà di pronunciare accusandoci a vicenda dimenticando che chi paga le conseguenze di una brutta amministrazione sono i soresinesi!!! Quello che posso dire allora è il seguente:
È sufficiente da parte mia augurare a Soresina giorni migliori per dimostrare la mia stima e rispetto alla città che mi ospita da oltre dieci anni, ma voglio dimostrarla più gratitudine augurando che la prossima Giunta Soresinese sarà istituita da Uomini che rendono migliore le giornate soresinese.
Perciò, invitiamo i prossimi candidati a cambiare le loro politiche indirizzandoli a favore della pace e della prosperità in primo luogo, nonché a favore dell’integrazione in secondo luogo facendo posto anche agli immigrati. Chiediamo ai politici soresinesi di accordarsi tra loro poiché questi loro accordi servano a proteggere i diritti dei soresinesi, che siano autoctoni o residenti. Accordi che vadano contro i diritti degli immigrati sono, dal lato della logica, inaccettabile e non possono che nuocere alla Costituzione Italiana invidiata da tutto il mondo per gli articoli che contiene a favore della democrazia.
Da menzionare che recentemente, avevo mandato in nome dell’Associazione “La Fratellanza” una richiesta che consiste nella formazione di una Consulta per L’islam Soresinese, mi dispiace di esser stato frainteso poiché la Giunta Comunale uscente ha risposto in modo negativo! Il che significa che la mia richiesta non è stato capita nel mondo giusto! Riformulerò allora in tempi futuri la stessa richiesta in quanto è indispensabile per la vita soresinese oltre a dimostrare che è ora di svelare l’ignoranza che penetra nelle mente di coloro che vanno a votare un determinato partito politico non per il programma adottato ma soltanto perché ha promesso di soffocare una fascia debole della catena umana quale gli immigrati! La domanda da porre allora è per quale diritto si devono soffocare i membri di una comunità che hanno la reale volontà di accettare e rispettare la legge italiana, la religione cristiana, le usi nonché i costumi italiani. In altre parole, credo che certi membri della comunità che manifesta la volontà di integrarsi nella società italiana devono avere la garanzia di essere bravi cittadini.
Faccio appello a tutti i Soresinesi per votare i politici che presenteranno un piano di candidatura in cui ci sarà posto anche per gli immigrati! Non serve votare il politico che promette di strangolare la creatività degli immigrati ma votare colui che si distinguerà nel confermare che gli immigrati, come ha ribadito Sua Santità Francesco sono essere umani e non numeri! Esseri umani ai quali devono garantiti non soltanto i Diritti ma obbligati a onorare i loro Doveri.
Faccio appello a tutti i partiti (specialmente a quello della Lega Nord) affinché sia garantita l’integrazione nella società italiana di ogni immigrato. Faccio appello a tutti i partiti affinché combattano la delinquenza e la violenza. Faccio appello a tutti i partiti affinché proteggano gli immigrati dalla brutalità e dal dolore. Invitiamo gli altri associazioni italiani a collaborare in modo professionale con “La Fratellanza” per favorire l’espansione delle opportunità di istruzione per gli immigrati in Italia. Facciamo appello a tutte le comunità affinché siano tolleranti, affinché rifiutino i pregiudizi basati sulle casta, la fede, la setta, il colore, e garantiscano invece libertà e uguaglianza per la Generazione futura (G2) in modo tale che essa possa fiorire buoni frutti. Nessuna società ospite potrà avere successo se gli immigrati che vivono in essa sono tenuti indietro. Esortiamo allora gli immigrati ad essere coraggiosi, a sentire la forza che hanno dentro e a esprimere il loro pieno potenziale.
Carissimi soresinesi autoctoni e residenti, vogliamo che la prossima Giunta Comunale mette nei suoi piani, posti dignitosi per gli immigrati meritevoli attraverso il loro futuro luminoso. “La Fratellanza” continuerà il suo viaggio verso la destinazione di pace e di educazione nonché integrazione sia della Generazione 2 nonché dai loro genitori. Nessuno dovrà fermare ciò che è giusto! I nostri figli dovranno conoscere la cultura nonché la lingua dei loro genitori, in parole povere godere dello steso diritto emanato agli oriundi italiani. Alzeremo insieme le nostre voce per i nostri diritti che ci porteranno al cambiamento. Onoriamo anche i nostri doveri verso il paese che ci ospita.
Noi dell’Associazione “La Fratellanza” crediamo nella forza che potrà avere un dialogo positivo interreligioso perché cosi possiamo cambiare il mondo distruggendo tutte le calamità in cui siamo costrette a vivere partendo dall’odio fino all’omicidio perché siamo tutti insieme, uniti per la causa dell’integrazione. E se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo, cerchiamo di armarci con l’arma dell’accettazione dello straniero unita alla ricerca di conoscerlo e di farci scudo con l’amore, la pace, l’unità e la solidarietà.
Per en finire, non dobbiamo dimenticare che milioni di persone soffrono la crisi economica che ha colpito il mondo oltre a soffrire spontaneamente dell’ingiustizia e l’ignoranza altrui. Non dobbiamo dimenticare che migliaia dei nostri bambini frequentano le scuole italiani con onore e successo. E qui voglio citare l’esempio delle quattro soresinesi che hanno vinto le borse di studio alla memoria della medaglia d’oro al valore militare e grande invalido di guerra. Ebbene cari soresinesi, tre di loro sono di origine straniera e qui non trovo altro da aggiungere alla testimonianza resa proprio da Giuseppina Capelli che ha segnalato che questi figli di immigrati, “con il loro comportamento sono riusciti a rendere onore, oltre che a loro stessi, anche alle famiglie, che proveniente da culture diverse dalla nostra, dopo sacrifici sono state gratificate dalla gioia dei risultati conseguiti da questi ragazzi”. Per l’onesta culturale, l’associazione “La Fratellanza” prima di congratularci con questi figli di immigrati per il loro rendimento che copre di orgoglio la comunità straniera, ci congratula con la Dirigente scolastica Mirelva Mondini nonché il team di insegnanti che, grazie alla loro serietà e professionalità, hanno reso possibile un risultato del genere.
Non dobbiamo dimenticare che i meritevoli dei nostri figli sono in attesa di un luminoso nonché brillante futuro che NOI altri genitori non ci è mai stato concesso quando siamo arrivati in Italia per la prima volta.
Cerchiamo quindi di condurre una gloriosa lotta contro la xenofobia, la povertà e il terrorismo, e visto che la cultura è il nostro unico passaporto per il futuro, dobbiamo imparare ai nostri figli di imbracciare i libri e le penne perché sono le armi più potenti. Un libro e una penna possono fare la differenza nonché cambiare il mondo. La cultura è l’unica soluzione poiché il domani appartiene a coloro che considerarono l’istruzione come prima cosa da rispettare. Ed è per questo che dobbiamo lottare per il nostro diritto ad integrarsi e a non essere discriminati. Centinaia di immigrati sono emarginati ogni giorno da gente senza scrupoli che opta per il pregiudizio, ma pochi sono quelli che lo sanno. Forse perché sono vittime di serie B? forse anche perché nell’emarginare un essere umano vi furono vittime di serie A e serie B? inoltre nessuno ricorda che molti personaggi famosi di origine straniera hanno avuto successo in tutti i campi facendo nascere poeti, artisti, musicisti, scrittori di origine straniera. I razzisti invece sono solo ignoranti: il razzismo e’ un male assoluto. Fanno benissimo quei riveste e quotidiani che lottano per l’integrazione degli immigrati.
L’integrazione non è soltanto un diritto, ma un dovere di chi unilateralmente decide che il proprio futuro lo vuole costruire in un paese diverso da quello in cui è nato e nel quale deve integrarsi con la società ospite, rispettandone le loro leggi, le loro regole, gli usi e i costumi.
Spero che avete capito la presente lettera scritta con l’aiuto dell’esperienza di oltre un quarto di secolo come immigrato residente in Italia, spero che iniziamo a cogliere buoni frutti di quello che abbiamo seminato insieme e non mi rimane altro da aggiungere che “La Fratellanza” in generale e il sottoscritto in particolare augura a tutti voi un buon Natale 2013 e felice anno nuovo 2014.

Adnani Kadmiri Moulay Ameur
Presidente dell’Associazione “La Fratellanza”

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