Lettera aperta alla classe politica vigontina

Caro Renato se vuoi dei resoconti comprensibili dei Consigli Comunali Ti consiglio la lettura di http://www.vigonzaviva.it. Sono sicuramente una lettura “di parte”, come d’altronde quasi tutto il materiale di questo blog. Un saluto

Caro bastian contrario,

Ho seguito il tuo consiglio e sono entrato nel vostro sito, tecnicamente molto bello e graficamente ben fatto. Una lettura “di parte” ? Sicuramente si, come la mia, peccato che la mia parte(e quando dico mia dico solo la mia) consenta di commentare e intervenire come fai tu, come è giusto che sia, la tua non lo consente, peccato che la tua parte parli di passato più che di futuro, peccato che le simpatiche pagelle politiche redatte tra l’offensivo e il goliardico sappiano di vecchio, convinti come siete tu e gli altri , che la vita sociale e politica di questo territorio si giochi tra le mura di un consiglio comunale fuori dalla realtà dei fatti. Già tu e gli altri, avete speso quasi quattro anni di amministrazione a parlare di passato più che di prospettive, a rivangare vecchi fatti, qualche volta anche a suon di carte bollate. Tu e gli altri, forti di qualche decina di preferenze, raccolte tra parenti e amici avete pensato di rappresentare il mondo intero, tu e gli altri, siete prepotentemente convinti che vi si debba rispetto perché Vigonza siete voi, perché partite dal presupposto che l’anzianità politica faccia grado, perché meglio di voi non può fare nessuno, perché siete impegnati   unicamente a guardare l’ombelico delle vostre roboanti e dotte disquisizioni consiliari . Tu e gli altri , avete negato l’evidenza di un fallimento complessivo legato non tanto all’appartenenza politica, ma ad un modo preciso di pensare le cose. Sono mancate le azioni, ma sono mancate anche le proposte, convinti come siete, tu e gli altri che tanto poi alla fine la gente vi vota lo stesso. Probabilmente avete ragione,  alla fine sarà proprio così perché ci si stanca e perchè  è meglio delegare che provarci , ma sappiate comunque che la gente vi guarda.