Lettera aperta alla dott.ssa digeronimo

Creato il 25 luglio 2013 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Riceviamo e pubblichiamo

Gentilissima dott.ssa Digeronimo,

ho scritto spesso lettere indirizzate ai Giudici Falcone e Borsellino, ai quali ho raccontato delle mie esperienze vissute sul fronte dell’antimafia sociale, ai quali più volte, e con profondo rammarico, ho riferito della situazione politica e sociale in cui versa il nostro Paese, ai quali ho pregato affinchè vegliassero sui bambini, sulle persone oneste e bisognose, ai quali ho chiesto consigli sul come agire affinchè il mio impegno porti ad un reale cambiamento in questa società…

Ho indirizzato Loro decine di lettere ma loro, purtroppo e come Lei ben sa, non mi possono rispondere, perché li hanno uccisi, 21 anni fa…

Oggi scrivo a Lei, in quanto Donna, Magistrato, cittadina che della lotta al crimine organizzato ed in difesa dei diritti dei cittadini ha fatto il suo impegno più grande, la sua ragione di vita; a Lei che con amore, spirito di servizio e alto senso dello Stato, con la Sua professionalità ha saputo rendere Giustizia e ci ha donato un territorio più libero dal malaffare e dalla prepotenza dei malvagi per esprimerLe tutta la mia riconoscenza, per rinnovarLe la profonda stima ed ammirazione che nutro nei confronti della Sua persona e non solo.

Oggi Lei è costretta a lasciarci, ad andare ad esercitare le Sue funzioni altrove ed io non posso permettere che ciò avvenga senza prima aver provato ad impedirlo.

Dott.ssa Digeronimo, con forte convinzione, Le chiedo di restare nel nostro territorio, di continuare a lavorare per noi cittadini, come ha fatto in questi lunghi anni nella Città di Bari presso la Direzione Distrettuale Antimafia, di mettere le Sue capacità, la Sua esperienza ancora al servizio di tutti i cittadini. Non sono l’unica a chiederglielo.

Ricordo le parole dei coniugi Fazio nel corso della commemorazione dell’anniversario dell’uccisione del loro Michele. La invitavano a restare, a non lasciare questa Città che ha ancora tanto bisogno di Lei. Penso che la lotta per l’affermazione dei Valori più sani e veri che ha sempre perseguito in questi lunghi anni debba essere condotta in qualsiasi contesto ed ambito sociale, partendo dal nostro rispettivo territorio in difesa dello stesso e dei diritti di ciascuno dei residenti nel medesimo.

Non sarò certo io a costringerLa di una scelta che solo a Lei spetta, ma non ci lasci senza prima avere valutato la richiesta di noi cittadini onesti, che Le chiedono di continuare a mettere la Sua professionalità, la Sua esperienza, le Sue capacità al servizio di tutti.

Io sono certa che anche sotto un’altra veste istituzionale, in vista delle elezioni comunali del 2014, Lei possa continuare a fare crescere questo territorio, continuare ad essere un punto importante di riferimento soprattutto per noi giovani come lo è stata in questi anni all’interno della DDA di Bari.

Lei, a differenza dei Giudici Falcone e Borsellino, può rispondere e la Sua risposta sarà la scelta che farà in futuro.

La ringrazio, dott.ssa Digeronimo, per la Sua cortese attenzione ed ancora una volta per tutto ciò che ha saputo donare a noi giovani, con riferimento particolare a noi altamurani che grazie a Lei, alla Sua disponibilità, gentilezza, aiuto abbiamo potuto assaporare quel “Fresco profumo di Libertà” cui faceva sempre cenno il Giudice Borsellino.

Con profonda stima ed ammirazione.

Alessandra Creanza

Risposta di Desirèe Digeronimo - Prima che lo comunichi Repubblica ve lo dico io: è ufficiale il mio trasferimento alla Procura di Roma ma a breve, in una lettera aperta che invierò alla stampa, per la prima volta in tutti questi anni sarò io a parlare.



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