Magazine Diario personale

Lettera aperta alle linfomerde

Da Romina @CodicediHodgkin

Cari Linfobastardi,

come avete sentito, l’ematologa ha detto che state agendo nei limiti di legge e che purtroppo non ci sono gli estremi per agire contro di voi. Dice che, nonostante la vostra presenza, devo stare tranquilla. E tranquilla, nel linguaggio medico, significa che devo fare le analisi ogni tre mesi. Ah, se sapesse la mia professoressa di psicolinguistica dove può arrivare il potere delle “agende nascoste” del linguaggio dei dottori…

Tu, Pablo maledetto, hai distintamente vibrato dall’emozione quando ha detto che ci siete e vi devo tenere. Sappiate, comunque, che siete sotto stretta osservazione.

Dato che dobbiamo continuare a vivere da separati in casa, vi  propongo un patto:

io mi impegno a non dire più brutte cose sul vostro conto e non dirò più che penso siate delle infide merde, voi, in cambio, mi dovrete dimostrare che non lo siete veramente, che avete avuto un momento di sbandamento post-post-post adolescenziale (momento che va avanti dal 2005, quindi fate voi) e che da ora in poi sarete bravi bambini che fanno il loro lavoro e che la smetteranno di ingigantirsi. Questo vale sia per l’accampamento mediastinico, che è in una zona fortemente, come dire, sismica, sia per te, Palbo, e i tuoi amichetti tra collo e gola perchè oltre a farmi preoccupare, mi fate anche la mandibola lievemente asimmetrica e io le asimmetrie non le sopporto proprio. Lo vedete pure voi che quando vado al bar giro piattini e cucchiaini finché non sono perfettamente allineati.

A vigilare sulla nostra onesta condotta, penseranno la signora Ves e la signora C Reattiva.

I patti sono questi. Chi sgarra se ne pentirà amaramente…


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