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Lettera da Marte

Creato il 06 marzo 2011 da Ilrusso
A volte mi capita di pensare di avere una persona cara su Marte, la distanza non è certo poca, coi cellulari è un casino e probabilmente le tariffe sono spaziali e allora non mi resta che scriverle.  Lettera da Marte
E' soprattutto quando la notte è veramente notte, quando per le strade passa un'auto ogni volta che ti fumi una sigaretta e non come di giorno dove il rumore dei motori di macchine e aerei è una costante,  quando tutti intorno dormono e il tuo pigiare i tasti del computer risuona manco fosse un martello pneumatico,  che ci si sente vicini ad una persona cara che sta su Marte.Paradossalmente il silenzio sembra far scomparire tutte le barriere spazio-temporali che ti dividono da chi non puoi vedere e i ricordi si fanno più nitidi, ti senti meno fragile che alla luce del giorno e più libero di esprimere i tuoi pensieri.Allora inizi a raccontare di te stesso, ma in fondo in fondo ti pesa perchè quello che realmente ti interessa è sapere che diavolo accade là sopra.Fa freddo, lo puoi immaginare, la vita non dev'essere granchè manco il sabato sera da quelle parti, e certo le tue parole scritte non riusciranno a riempire tutto quel vuoto che c'è, ma paradossalmente le parole che arrivano da là riempiono tutto il silenzio di un sabato notte di inizio marzo.Quando ricevi una lettera da una persona cara che sta su Marte è un qualcosa di speciale, dovresti essere tu a far sentire meno sola una persona in mezzo al deserto e l'assurdo è lei che ti fa sentire meno solo in mezzo a sei miliardi persone, poi dice che la fantascienza non esiste...Allora continui a scrivere solo per poter leggere, hai sete di parole, racconti ed emozioni, sai che non è facile per chi è lassù ma cerchi in tutti i modi di farle capire che la solitudine è solo un concetto fisico, anche una scelta rispettabile per carità, ma temi che le tue parole non riescano fino in fondo ad esprimere quello che senti.Poi il contatto si interrompe, Marte torna un posto lontanissimo e quindi anche chi ci sta sopra, ma se Marte ce l'abbiamo in testa e nel cuore tutti i giorni, chi sarà la sopra non potrà mai sentirsi solo e lontano da noi...
Spero che sia stata l'acqua e non la cena
A guastarci anche questo inverno
L'accoglienza è cosa casa a Dio
Devo estendere il mio saluto
Spero non sia stata colpa di nessuno
Se qui da un anno c'è un temporale
Credo in una forza sovrannaturale
Che ci assiste anche qui
Tornerò da Marte
E ti porterò stivali di piombo
E bilie lucenti, strabilianti.
Spero che sia dolce almeno quanto il mio
Il veleno che mi hai portato
L'odio è la tua forza degna di rispetto
Che ti porti appresso sempre
Spero non sia stata colpa di nessuno
Se la nostra pelle è radioattiva
La mia bella lingua lunga e biforcuta
Mi sta bene così
Tornerò da Marte
E ti porterò stivali di piombo
E bilie lucenti, strabilianti.
Cavalcherò stelle e galassie
Cavalcherò stelle e galassie
Tornerò da Marte
E ti porterò stivali di piombo
Scintille lucenti, strabilianti.
C'erano bambini e c'erano leoni
Che giocavano senza sosta
C'erano giganti con stelle filanti
A cavallo di un bue
La Camera Migliore - L'arrivo su Marte (La Camera Migliore - 2003)

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