Lettera minatoria con proiettili per santoro e travaglio

Una busta contenente una lettera minatoria e dei proiettili è stata ritrovata a Via Teulada nel pomeriggio, destinatari Michele Santoro, Marco Travaglio e Peter Gomez del Fatto Quotidiano. Già si fa sentire la solidarietà del mondo politico, mentre gli interessati dicono di non sapere nulla delle motivazioni di tale gestoNon era indirizzata solo a Michele Santoro e Marco Travaglio la lettera arrivata ieri alla sede Rai di via Teulada, ma anche a Peter Gomez direttore del Fatto quotidiano e Gianni Barbacetto giornalista e scrittore collaboratore dei primi due.
Nella lettera oltre alle minacce sono stati inseriti anche quattro proiettili. Santoro ha dichiarato di non saperne niente. Antonio di Pietro invece ha affermato che si tratta di una grave intimidazione e che i quattro giornalisti sono vittime di una ignobile minaccia e ribadisce al sua vicinanza e solidarietà ai quattro professionisti dell’informazione.
“Auspico che le forze dell'ordine e la magistratura facciano al più presto luce su questa inquietante vicenda'' ha concluso il leader dell’Italia dei Valori.Anche Stefano Corradino e Gisueppe Giulietti chiedono che l’episodio non sia sottovalutato. Giulietti direttore di Articolo 21, giornale on line e associazione per la difesa della libera informazione ricorda che questo è un momento molto delicato per l’informazione che il suo giornale e l’attività della stessa Associazione sono continuamente sottoposti ad attacchi .Proprio per manifestare e ribadire la libertà dell’informazione opporsi ai tentativi di imbavagliarla e affermare il valore dell’articolo 21 della Costituzione che recita “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure” il 12 marzo si scenderà in piazza.Antonio Verro consigliere Cda Rai condanna il gesto sintomo di scarsa dialettica presente nel paese e a una regia che mira ad introdurre nel paese, partendo dall’informazione, un clima di odio e intolleranza