E ci risiamo.
Mi tocca di nuovo leggere che il fantasy e la fantascienza sono letteratura di serie B. Anzi, stavolta il passo è ancora più marcato.
Asimov è uno scrittore nel vero senso della parola, tutti gli altri sarebbero fuffa.
Ma, scusate… Perché?
Sono la prima che si è accostata al fantasy con Harry Potter. Ho letto le Cronache del Mondo Emerso di Licia Troisi, pur trovandolo banale, la saga delle Oscure Materie di Pullman, pur trovandolo più un modo per professare la propria diffidenza verso il credo religioso che un fantasy. Tolkien, la Scacchiera Nera, Black Friars, senza mai pensare di stare leggendo, per partito preso, letteratura di serie B.
Non sono riuscita a leggere Twilight, non tanto perché sia un urban fantasy, ma perché non è scritto bene.
Non riesco a leggere la fantascienza perché mi angoscia che un futuro, neanche troppo lontano, possa essere governato dalle leggi delle macchine [e lo so che già lo è in parte, ma cerco di non pensarci].
Perché alcuni generi, che si prestano alla “scrittura” più di altri, devono essere considerati di serie B?
E ci includo anche la letteratura rosa, quella erotica e i noir. Come se, dato il fatto che oggettivamente è più semplice scrivere di una coppia che è felice dopo mille peripezie, possa classificarla automaticamente come scadente.
Io trovo scadenti i libri, a volte perché scritti da autori che, secondo me, dovrebbero fare tutt’altro nella vita, altre (ma più rare) perché credo che alcuni libri non avrebbero mai dovuto vedere le pagine stampate, ma rimangono mie opinioni.
E certamente non classifico di serie B tutto un genere solo per quel libro, quell’autore, o semplicemente perché non ce la faccio.
Come non riesco a leggere i saggi. Mi annoiano, li trovo, a volte, solo sfoggio di tracotanza.
Ma mi è capitato di trovare saggi assolutamente nelle mie corde, scritti per me, per il mio modo di leggere.
Non saremmo lettori più felici se non ci facessimo prendere dal pregiudizio: “no, questo genere no”?
Ma soprattutto, un lettore non impara ad aprire la mente a tutto? Non arricchisce la propria vita con quello che legge?
Un lettore può avere pregiudizi?