Magazine Cultura

Letteratura e merci, di Francesco Dragosei

Da Bruno Corino @CorinoBruno
....lessi una volta in un commento al Moscone (adesso non mi ricorda quale) che li scrittori fanno a gara pe' vede' la lor'opra accopertinata con plaquette e con su' al centro stampigliato in oro il lucido profil pensoso dell'autor, e in cima allo scaffale del summercato, 'n mezzo a du' scatole de' pelati na' cipria bianca pe' mani dilicati e un "gratta e vinci" pecché non si sa mai che all'afferrator della merce colta capitasse pure un colpo de fortuna.Ed è accussì ch'ogni opra diventi alfin objetto de' consumo. Ma 'n mezzo a sti quattro scaffaletti apparecchiati l'avido acchiappator de merci insieme all'ultimo capolavor che tanto fa parlar di sé le letterarie cronachette e la televisione dove vien presentato con gran trambusto come se fosse l'opera che l'umanità intiera da secoli attendeva, adunque dicevo, 'n mezzo a qualche scaffaletto ci sta pure in edizione malridotta e con pagine cucinate male o alla meglio 'e bbona l'Anna Karénina de Tolstòj.Ch'imboglio è mai questo? si addummana lo prenditor de merci, è merce anche Vinci e quella che scrisse Jack lo Frusciante è uscito dal gruppo, che fa il verso al "potente e articolato ramo familiare dei Mulino Bianco" come scrisse il compianto Dragosei (vedi et sfoglia Letteratura e merci. Da Joyce a Cappuccetto Splatter)? Per ragionar un poco della questione, io che son l'autore de L'universo-mondo di Buzzi di Racalmuzzi me ritrovassi un giorno il mio lavoro 'n mezzo a nu sacco de patate e a du' flaconi de' sapone avrei forse a reclamar de lo trattamento e indirizzar gentil reclamo alla ditta che ha spedito cotesta merce al summercato?Diamo atto allo scrittore che quanno concepisce la sua opra nun la concepisce comme fusse merce per esser venduta alla bancarella del rional mercato. Poi epperò l'aspirazione è forte e vuol vedere la sua fatica svettar in cima alla classifica de li libri più venduti, e pecché ciò accade egli deve far réclame, battage pubblicitario, essere presente ad ogni manifestazione e presenziare la sua persona ad ogni emerita occasione fino a che l'opra sua si fissa al tal guisa nella mente de lo compratore, il quale un giorno non sopportando chiù di sentirsi dire, "ma come? ancor non hai letto l'ultima impresa dell'Eco Umberto?", va' in fretta in fretta al summercato ed afferrar l'objetto e a butarsi a capofitto gustando e degustando le venticinqu'euro della spesa. Cacchio! si sa ch'arrabbiatur si prende trovarsi 'n mano un'opra che nun vale njente e averci speso pure 'na moneta!
Ma come dice il critico ch'ho letto, il citato Francesco Dragosei, c'è 'na bella differenza tra chilla litteratura che "nasce ustionata dal dolore" e il semplice "gioco degli specchi" che somiglia più a 'na cambiale da pagare all'opra-merce: pecché nun è né il loco né la substantia che fa merce un'opra, ma è la scrittur'aura che fa de un'opra un'opra litteraria o un'opra-merce, e se al summercato  tutte le famiglie de lo mulino bianco son felici, solo la litteratura vera tra le sue pagine ne fa intravvedere le segrete crepe.  

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines