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Letteratura italiana e non: i più noti blog letterari - BooksWeb.tv

Da Sulromanzo

Letteratura italiana e non: i più noti blog letterari - BooksWeb.tvDi Morgan Palmas
La letteratura italiana e non su internet: interviste ai più importanti lit blog, iniziamo da Alessandra Casella di BooksWeb.tv
Quando è nato BooksWeb.tv e chi è il fondatore?
Booksweb.tv è nata, a livello di idea, nell'estate del 2007, dall'unione di Digitalidentity, un'azienda che crea e supporta tecnicamente web TV, e della mia passione sfrenata per i libri e la letteratura. La prima messa on line è stata il primo dicembre 2007. Dopo avere per 10 anni tentato inutilmente di convincere le TV ufficiali a darmi uno spazio per i libri, ed essermi sentita rispondere in sostanza che i libri non fanno audience, ecco che ho creato non una trasmissione, ma un intero palinsesto tv dedicato ai libri! E visto che, senza un centesimo speso in pubblicità (tuttora non abbiamo finanziatori esterni), Booksweb ha raggiunto suppergiù 300.000 contatti unici al mese, credo di aver vinto una scommessa che sembrava suicida. Non è vero che in Italia i libri non interessano a nessuno: bisogna anche vedere come se ne parla! L'ideatore e fondatore sono dunque io, ma senza il supporto di Digitalidentity sarei ancora qui a cantarmela e a suonarmela da sola...
Quanti sono i redattori oggi, se si escludono i contributi occasionali?
Booksweb.tv è una web tv gestita dagli scrittori, che si prestano con grande generosità a parlare dei libri di altri scrittori. La collaborazione è aperta, ma alcuni scrittori sono con noi sin dalla nascita di Booksweb: Gianni Biondillo, Stefano Bortolussi, Elisabetta Bucciarelli, Pepa Cerutti, Gabriele Dadati, Chiara Mazzotta e Raul Montanari sono quelli che hanno per primi creduto nel progetto e che continuano a crederci. Molti altri però si sono prestati per collaborazioni, anche più volte. Vorrei sottolineare che gli autori Booksweb scelgono IN TOTALE AUTONOMIA i libri di cui vogliono parlare. Sono persone che stimo tanto, e sarei un'idiota se cercassi di costringere qualcuno a seguire una mia linea. L'unica linea editoriale di Booksweb è quella di proporre con onestà i libri che abbiamo ritenuto interessanti - e se un libro che non è piaciuto a me piace invece a un autore Booksweb, ben venga! Non abbiamo doveri né legami, né con un particolare editore né con nessun altro. Credo che il successo di Booksweb.tv stia anche nell'evidente onestà del nostro approccio, cosa rarissima, di questi tempi.L'idea di Booksweb era proprio quella di riproporre via web quello che nasce quando gli scrittori si incontrano: chiacchiere, approfondimenti, risate e condivisioni. Con un collega uno scrittore chiacchiera con meno barriere rispetto alla classica intervista giornalistica. Il tono è spesso più informale, e il libro spesso diventa il punto di partenza per parlare di altro. Nella sezione "Ritratti" poi ci sono lunghissime (e secondo me bellissime) chiacchierate che davvero mostrano gli scrittori in una luce diversa.C'è poi una redazione formata da Alessandra Madella, Miriam Mendozza e Davide Fracasso, persone strepitose e colonne di Booksweb, e da Massimo Caldara, il nostro montatore. Più una serie di registi e di troupe che si occupano della realizzazione dei booktrailer targati Booksweb, attività collaterale alla web tv. Vuole sapere una cosa bellissima? All'inizio, per lo start up, il cameraman con cui avevo lavorato a Mediaset in "A tutto volume", Francesco Grazzini, ha dato per sei mesi insieme a Tama Video la sua collaborazione gratuita, perché credeva nel progetto, e tutt'oggi è il nostro referente video. Una cosa mai vista!!
Da che cosa è scaturita l’idea del blog?
Il blog è nato insieme alla web tv, come luogo di incontro e di commento, ed è gestito da Davide Fracasso. Ma chi vuole può anche commentare direttamente i video su Booksweb.tv.
Quali sono gli obiettivi?
L'obiettivo principale è quello di diffondere il piacere di leggere: tante volte un libro perde il suo lettore solo perché questi non sa che il libro esiste! Booksweb.tv inoltre sta diventando un enorme archivio che salva la memoria non solo dei libri, ma anche di chi li ha scritti, cosa che sono convinta diventerà un bene sempre più prezioso. Ad oggi abbiamo girato più di 3500 video originali. L'obiettivo finale, poi, è quello di creare una serie di sedi Booksweb in tutti i paesi europei: i contributi di tutti saranno un bene comune, e si creerebbe così il più grande portale letterario d'Europa. Stiamo già lavorando molto in questo senso.
Crede che i blog letterari siano semplice condivisione culturale oppure possano anche avere altre funzioni?
Credo che la condivisione sia già qualcosa che necessariamente porta con sé una serie di diramazioni possibili, e il web in questo senso è una manna dal cielo. Io dico sempre che un libro è tutto quello che succede tra il libro e il lettore. Benedetti siano i blog letterari e qualunque mezzo che ricordi che leggere un libro è un viaggio molto privato che però puoi mettere in comune con gli altri, creando una rete di connessioni, suggerimenti e stimoli incredibile!
E pensa più a isole lontane fra loro o a contenitori che si integrano e si scrutano con piacere, stimolandosi a vicenda?
La seconda che ha detto! La passione è contagiosa, il pensiero stimola pensiero: in quest'epoca abbruttita, gli spazi di condivisione sono una zattera di salvataggio. Contro l'omologazione, o peggio, contro l'omologazione coatta, i blog sono nuclei di resistenza umana, di cui c'è davvero bisogno.
Gli addetti ai lavori (case editrici, scrittori, agenti letterari, critici, ecc) si sono riversati in massa nei mondi virtuali, incluse le piazze dei social network, uno fra tutti Facebook, qual è la sua opinione in merito? La letteratura ha beneficiato di questa democratizzazione dei contenuti e delle comunicazioni?
Ovviamente sì! E gli editori hanno cominciato ad accorgersene solo da poco, ma ormai il trend è partito. D'altronde, su quale altro media i libri hanno lo stesso spazio? Ormai persino i giornali hanno ridotto al minimo le pagine riservate alla cultura! Il web è l'unico luogo in cui si possa parlare liberamente di libri. E il navigatore sceglie, e spesso lo fa con grande cognizione di causa. Alla fine la Rete è rimasta l'unico luogo in cui la qualità paga.  


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