Tutto il mondo è paese, si suol dire, ma anche tutti i Paesi sono mondo, sarebbe da aggiungere.
Io a strati, integrazione, interazione, il mare ha raggiunto la spiaggia e l’ha bagnata: le gocce ancora intrappolate nella sabbia ne sono la testimonianza. Letteratura migrante, straniera, itinerante, per farla breve. Ed è inutile ignorarla, sfuggirla, fingere di non vederla. C’è. E – va detto – per fortuna, la maggior parte degli italiani, la vede, la accoglie, la legge, la ascolta.
Se un tempo gli scrittori migranti (e i migranti scrittori) si contavano sulle dita di una mano, ora serve un’ottima conoscenza delle tabelline. Meglio se quella delle moltiplicazioni. La stessa tabellina torna utile anche se parliamo degli eventi letterari dedicati al tema. La curiosità di saperne di più è grande e si estende a tutta l’Italia.
A Cremona, durante il Festival della Letteratura e della Musica, Le corde dell’anima, ne hanno parlato in tanti frammenti di giorno e, quasi per una notte intera, si è andati alla scoperta di terre lontane. Dagli Emirati Arabi hanno raggiunto Cremona tre celebri poeti: Nujoom AlGhanem, Ali Al Shaali, Khulood Al Mu’alla.
Khulood è stata la prima donna a vincere, nel 2008, il Buland Al-Haidari, premio riservato ai giovani scrittori al 30° Festival culturale del Marocco. Ali, giovanissimo, è presidente del Festival Internazionale di poesia di Dubai. Nujoom, nel 2010, ha ricevuto il Premio Official Women The Year in Literature degli Emirati Arabi Uniti assegnato con voto popolare. Nei prossimi giorni, invece, sarà Cagliari a ospitare la letteratura durante il Festival Internazionale Leggendo Metropolitano, e si occuperà di Accogliere l’Altro, questo sabato, in un incontro con Gul Ince e il Concorso Lingua Madre. Domenica 9, un angolo di Milano, in via Trebbia 33, ospiterà scrittori, poeti, giornalisti romeni che presenteranno i primi volumi della prima casa editrice italo-romena, Rediviva.
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