La lettura avvicina il cuore alla mente, specie quando riesce a “trasmettere” emozioni che ci fanno trattenere il fiato… come quando ascoltiamo le partite alla radio.
Che cos’è, o meglio, chi è un calciatore senza più un numero sulla schiena, costretto suo malgrado a diventare un ex? A chi e, magari, a cosa pensa invece un ciclista inesorabilmente staccato in salita nel giorno in cui tutti lo davano per favorito? E cosa guarda un arbitro di basket durante un time-out, a pochi secondi dalla fine di una gara tiratissima, punto a punto? E poi lo schermitore, la tennista, il tifoso, il campione idolatrato, il semplice appassionato… A metà strada tra “Radio Days” di Woody Allen e le radiocronache del Terzo Millennio. I piccoli particolari all’apparenza secondari (una sciarpa a lungo riposta in un cassetto, un paninoal prosciutto avvolto nella carta stagnola, un pallone Super-Tele dalle traiettorie imprevedibili) costituiscono le colonne portanti delle singole vicende costrette, più o meno casualmente, a confrontarsi tra loro. Dopo il libro del 2005 “Fino all’ultimo chilometro. Il Giro d’Italia da una motocicletta” edito dalla Geo e dedicato al grande ciclismo, ecco ora un’opera che racconta lo sport e i suoi personaggi con modalità particolarissime e stilisticamente personali. C’è tempo per sorridere e commuoversi, per guardare con speranza al futuro con le frequenze di una cronaca alla radio che compone, tutt’altro che inaspettatamente, note soavi insieme alle canzoni di Rino Gaetano. Sperando che per una volta il cielo sia davvero sempre più blu.






