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Letteratura umoristica al femminile e chick lit

Creato il 22 febbraio 2013 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

Da Fralerighe n. 3

Letteratura umoristica al femminile e chick lit
É un dato di fatto che noi donne abbiamo dovuto faticare per ottenere gli stessi diritti degli uomini e anche il campo della letteratura non fa eccezione al riguardo. Basti pensare, infatti, alle molte scrittrici costrette a firmarsi con uno pseudonimo maschile. Volendo indagare storicamente sulla questione, è chiaro che la donna doveva occupare nella società un posto che fosse esclusivamente quello di moglie e madre, mentre tutto il resto era disdicevole o perlomeno inopportuno. La donna non doveva lavorare, non doveva possedere beni, non doveva avere idee sul alcun che. Figuriamoci scrivere e fare di questo una vera professione. Il tempo è passato, la donna ha ottenuto la parità in molti campi (anche se spesso solo sulla carta) e anche in letteratura è potuta uscire allo scoperto regalandoci nomi importanti. Ma se questo è abbastanza vero in generale, per quanto riguarda la letteratura umoristica la questione è ancora irrisolta. Basti confrontare il numero di scrittori umoristici di un certo spessore (italiani ma non solo) a quello di scrittrici umoristiche e il conto è presto fatto. Abbiamo fior fiore di scrittrici nel nostro paese, ma se dovessimo cercare un nome di donna che nel genere in questione ha lasciato lezioni importanti, dovremmo faticare parecchio, per  non dire che dovremmo desistere. Ma qual è il motivo?

Letteratura umoristica al femminile e chick lit
Forse che per le donne è più complicato far ridere? Ad onor del vero, dobbiamo segnalare che negli ultimi vent’anni si è assistito alla nascita del Chick lit, genere letterario che raccoglie prevalentemente scrittrici americane e britanniche che raccontano storie di donne. Sebbene abbia evidenti legami col genere rosa, questo nuovo genere, ultimamente, ha assunto una connotazione più marcatamente umoristica e alcuni di questo romanzi sono ormai dei best sellers internazionali, come quelli di Sophie Kinsella. Il termine chick lit si riferisce, dunque, ad un certo tipo di “letteratura per ragazze”. Nello slang statunitense chick starebbe per chiken (pollastra) e lit è il diminutivo di literature (letteratura). Tra le scrittrici italiane che vengono considerate esponenti di questo genere ci sono Alessandra Casella, Tiziana Merini e Geppi Cucciari.

Maria Letizia Musu 



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