Questo post di elinepal (che non ho ancora capito se ha preso il nome da uno dei mostri di Lovecraft oppure da uno degli orchi di Tolkien) mi ha fatto tornare in mente il primo concorso letterario al quale ho partecipato, nel lontano 1995: Scrivi una lettera al tuo primo amore, indetto dal Premio Grinzane Cavour in collaborazione con “la Repubblica”, l’editore Einaudi e la città di Torino.
I racconti selezionati furono pubblicati l’anno successivo da Einaudi, con il titolo Lettere al primo amore e la prefazione di Natalia Aspesi, che curava la rubrica Questioni di cuore sul Venerdì di Repubblica.
A me piacque particolarmente la lettera di una certa Francesca Mazzantini. Una lettera ironica, che iniziava con Senti un po’, con la quale una diciannovenne (con le tette che non abbisognano di wonderbra di sorta) dava il benservito al fidanzato trentunenne con barca a vela e telefonino.
Natalia Aspesi nell’introduzione scriveva che quelle non erano vere e proprie lettere al primo amore, ma opere letterarie. “Nella realtà – scriveva – scrivere al primo amore risulta spesso controproducente, se non disastroso.”
Ho ritrovato quel vecchio libricino sepolto in fondo alla libreria. Mi sono chiesto come mai fosse ancora lì e non avesse preso la strada – come tanti altri libri che in casa non ci stanno proprio – della cantina.
Ho fatto mente locale, ho guardato la data di pubblicazione, ho visto il prezzo sul retro, cancellato, e mi sono ricordato…
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