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Lettere al serial killer: domande da fotografo

Creato il 12 maggio 2013 da Paolo Franchini

Focalizzato Greg,

se lei è entrata nel mio negozietto all’orario di chiusura, quando le luci di Arvada si stemperano sui muri consunti dalla colla dei manifesti, non è colpa mia.

Semmai del destino. E il destino, dalle parti del Colorado, ha un sacco di responsabilità. Stringeva, fra le linee aggressive del rossetto, una sigaretta: una freccia che si consumava sull’arco teso delle labbra. Poi ci siamo trovati faccia a faccia,e Floanna,così si chiamava,mi ha fiatato addosso la necessità di avere un book di foto artistiche,per l’agenzia “La gobba del
cammello” ,in contatto con certe case cinematografiche.Vedi Greg,io sono un grande fotografo incompreso.Ma posso manipolare il mondo con la stessa forza con cui uno scultore lavora la creta.La fotografia è alchimia, dentro una
sequenza di attimi da cogliere.Non mi hanno mai esposto al MoMA,e se ne guardino bene ,quelli del MoMA , di chiedermi qualcosa ora,dopo tanta indifferenza. Per tornare a Floanna. Mi ha chiesto di immortalarla nella posizione della seduzione.Allora,mi è montata la necessità della visione.

E in una frazione di secondo ho deciso che Floanna doveva diventare una tacca del mio rigore quasi zen. La corda che stringeva il suo collo ha aggiunto intensità espressiva al suo sguardo ed io trattenevo il respiro,mentre scattavo a raffica,mentre tutte le mie facoltà convergevano per fermare la realtà fugace.Anche Floanna tratteneva il respiro,e il suo modo di morire era un attimo di grande gioia fisica e intellettuale. Grazie per la tua attenzione,Greg. Le foto che ti invio non servirebbero a quelli de “La gobba del cammello”.

Bethan il fotografo

 

Fumatissimo Bethan,

gli ultimi istanti di Floanna,per di più in un rigoroso e scolastico bianco e nero,sono nettare per gli occhi.Solo il risultato finale conta, e non ci può essere un limite agli scatti.Soprattutto a quelli di sana follia.Il tempo scorre con la rapidità dello sciacquone del cesso,e solo la nostra morte, e soprattutto quella degli altri,riesce ad afferrarlo. A Floanna devo riconoscere un certo ordine plastico, pur nello stordimento del panico.Continua a trarre piacere dalla fotografia, nella tua Arvada dove,troppi anni fa,cosparsi di
colla dei manifesti la ninfa Squitty,sino a vederla morire,polemicamente, accanto a un recinto per tacchini.Anche la colla,a modo suuo,è un utile strumento per fissare un attimo che conta al calendario dell’eternità.

Perdonami per l’immagine retorica,ma quando scappa, scappa.

Greg

 

Questa rubrica è ideata e curata da Carlo Cavalli. Nel caso, prendetevela con lui.


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