Manchevole Greg,
gira voce, dalle parti del bancone del bar di Trippo temperatappi, che nella tua cella viva un topo degenere, da te allenato alle nefandezze più originali.
Questo ratto, per altro addestrato con la complicità del tuo baciagomiti Art, avrebbe la temerarietà di compiere scorribande nella cucina della galera, dentro l’ enorme pentola del minestrone, seminando irridenti cacchine molto simili a semini di melanzana.
Il roditore galeotto trascorrerebbe buona parte della giornata nella biblioteca dell’ istituto penale, rosicchiando le pagine di tutti i volumi degli autori classici russi ,vomitandole poi, a piccole dosi, vicino alle caviglie della Signorina Buster, l’irreprensibile bibliotecaria che usa le gomme masticate dal Direttore per farsi la ceretta.
Dopo la cenetta.
E il topetto sarebbe anche un tipetto assassino, avendo accoppato i tre canarini gialli della Guardia Scelta Mobylike. Chi l’abbia poi scelta, questo resta oscuro agli amici del bar. Nella gabbietta, assieme ai cadaveri, sulle ossa di seppia pare siano apparse scritte oscene, da censura con le cesoie.
Vecchia pellaccia di un Greg istruttore di topi, ci piacerebbe conoscere il nome del tuo ‘protetto’.
E se ci mandi una sua foto, a noi rimarrà il piacere di appenderla sopra il bancone di Trippo Temperatappi, con una plausibile estensione a Trippo Temperatopi.
Quelli che non si stancano di bere
Irresponsabile gruppo di “Quelli che non si stancano di bere”,
vengo a rispondervi, fra il laconico e il gintonico.
Il mio socio topo si chiama Squitt, alla faccia dei gatti. E’ una bestiola dal fascino irresistibile. Possono testimoniarlo tutte le tope del carcere.
Il baciaginocchia secondino Art provvederà ad inviarvi una sua fotografia.
Le tacche che noterete sul sinuoso codino sono tentasette.
Quante le sue vittime.
Squitt è ovviamente un serial squitter.
Affinità elettive.
Greg
Questa rubrica è ideata e curata da Carlo Cavalli. Nel caso, prendetevela con lui.