Inizio questo post con delle scuse gigantesche, scuse che rivolgo a tutti voi per la mia assenza, troverete anche pochissimi miei tweet perché purtroppo è stata una settimana molto pesante, piena di cose da fare e non sono riuscita a stare dietro a tutto. Era una delle mie paure più grandi quando mi sono imbarcata in questa nuova avventura del Read Along. Sapevo che in qualche modo avrei fallito. Non ci sono stata come avrei voluto, non riesco ad essere presente, a coinvolgervi in maniera totale e in definitiva faccio schifo come host. Me ne scuso profondamente con voi.
Spero che però tutti voi vi stiate divertendo, che il libro vi piaccia, che in qualche modo questo Read Along sia per voi un momento vero di condivisione, che in qualche modo siate tutti legati da questo libro. Io lo sto amando profondamente e lo sto consigliando a tutti quelli che mi capitano a tiro. Sono sincera, è una delle scelte migliori che possa aver fatto. Oggi non voglio starmi tanto a dilungare, il vero fascino del post sta nei nostri commenti, e voglio solo dirvi due cose.
Innanzitutto ho scritto a Jessica Brockmole, come avevo annunciato, con molto timore e l’idea che non mi avrebbe mai risposto. Ho iniziato ad anticiparmi proprio per avere tempo di organizzare la cosa. Invece la Brockmole ha risposto proprio la sera stessa, apprezzando tantissimo la mia iniziativa e che si era divertita a leggere i nostri commenti (posso gongolare un po’ vero? Me lo concedete?) e si è detta ben disposta a rispondere le nostre domande. Perciò iniziate a pensarci COSA VOLETE CHIEDERE A JESSICA BROCKEMOLE? Vorrei davvero che le domande vengano da voi, quindi rifletteteci e mandatemele con tweet, un commento, sulla pagina fb, per mail. Insomma vorrei creare l’intervista con il vostro aiuto. Sarebbe facile per me pensare ad una decina di domande, ma vorrei coinvolgervi, in un modo speciale, unico. Ci siete voi ragazzi, in un modo che non avrei mai pensato. Chi più chi meno, ma tutti con la voglia di leggere e divertirsi.
Volevo poi parlarvi di una idea che era venuta a @Rac_84, che è rimasta molto ispirata da questo libro, lasciandomi senza parole e invitandomi a riflettere tantissimo. Avete avuto esperienze di scambio epistolare? Lei mi ha scritto una mail bellissima e @Chiandissa ci ha scritto qualcosa sulla pagina fb così come @OutofBlueBooks, sto raccogliendo i racconti, voglio creare un post apposito, con un banner (@ilovereading_ tieniti pronta che dovrai aprire photo shop *smirk*) e pubblicarli poi. Sto pensando anche ad un titolo speciale, ancora non mi è venuto in mente niente, qualcosa come “Letters from #PABLetRA”, pensateci anche voi. Vi racconterò anche una mia esperienza. Pensavo anche a storie di lettere mancate, non spedite, mai arrivate, che avreste voluto scrivere e non avete potuto e/o voluto scrivere. Insomma storie di lettere. L’ho trovata un’idea splendida, che vale la pena di essere approfondita. Ci diamo tempo fino alla fine del RA per i racconti? Intanto l’idea è lì, spero che l’accogliate.
Ho anche beccato questo Tweet tra @ilovereading_ & @Fab_who (non taggate #PABLetRA se volete mantenere l’anonimato hehe):
Sfida della settimana con @fab_who: scrivere un capitolo di un romanzo epistolare! Perché? Tutta colpa del #PABLetRA xD
Altra idea splendida, che spero trovi compimento perché VOGLIO LEGGERE! Sul sito di @Ilovereading_ @fab_who ha pubblicato un racconto bellissimo, che invito a leggere, e conosco la bravura narrativa della mia collega, quindi mi aspetto solo meraviglie. Scrivete e rendetemi/ci partecipi!
In un tweet che mi sono persa, e che poi ha rigirato nel commento al recap precedente, @Rac_84 aveva espresso una domanda sul nostro sentirci in bilico in una vita difficile, se ci sentivamo insicure delle nostre scelte, un po’ come era successo a David. Io ho preso la palla al balzo e postato la domanda sulla mia pagina fb, ne è nata una discussione bellissima con @Rac_84, @Martafiorediren, @Karenzi e @Anyrillis. A parte le figuracce nate dalle mie assunzioni sconclusionate, ecco la discussione, ci tengo a farla leggere, visto che comunque è pubblica, sulla pagina, perché magari può servire a qualcuno: