Dunque, Letti di notte è passato, ma non archiviato. Vi dobbiamo un resoconto della serata –resoconto che è anche un ringraziamento a tutti coloro che in un modo o nell’altro hanno partecipato alla serata, rendendola speciale.
Il primo ringraziamento va quindi al nostro guru Patrizio Zurru che ci ha invitati a partecipare a Letti di notte, aprendo la strada a giorni di lavoro di gruppo, discussioni e confusione, corse contro il tempo e telefonate infinite, ma giorni belli e pieni, comunque divertenti e fruttuosi.
Grazie al librajo Carmelo Calì e a Simona Scravaglieri (l’instancabile lettrice sconclusionata) che hanno formato, con noi di diLetti e riLetti (e ne approfitto per ringraziare la mia metà giovane Marina Vitale), uno squadrone energico e combattivo, con mille idee e mille braccia (o quasi) grazie anche all’aiuto di amici virtuali e non che hanno allargato il raggio di azione: grazie quindi alle preziosissime, imprescindibili e sorridenti Irene Daino, Maria Di Cuonzo, Sara Cappai e grazie a @CasaLettori che ci ha fatti rimbalzare su twitter come acrobati notturni.
Grazie a tutti coloro che, sul far del tramonto, allietati da un bicchiere (o più) di sangria e dai deliziosi interventi di Gaja Cenciarelli che ha vanamente tentato di rovinarsi la reputazione con la lettura dell’uccelletto ferito di Trilussa, si sono ritrovati davanti alla libreria Pallotta. Grazie (pare incredibile) ad un verme solitario che ha fatto echeggiare il suo lamento per bocca di Filippo Locantore. Per non esser da meno, Gaja ha rilanciato con una poesia d’amore di Guido Catalano: se non conoscete il poeta in questione fidatevi, vi state perdendo qualcosa.
Grazie agli scrittori Elvio Calderoni e Andrea Paolucci, a Domenico Infante e Leonardo Alessandrini che hanno “vivamente” sconsigliato la lettura delle loro opere con umorismo e leggerezza. E se uno scrittore si presta al gioco mi pare già un buon motivo per leggerlo. Da noi gli “sconsigli” funzionano al contrario.
Grazie a Voland Edizioni ed Edizioni sur che ci hanno regalato un reading su magnifici testi di Cortàzar e ancora grazie a Marco Federici Solari de L’orma editore che ci ha presentato l’originalissima, e andata a ruba, collana Pacchetti regalandocene un assaggio non affrancato (andate a comprarli, bellissimi!)
Scommetto che non lo sapete ma più della Bibbia può l’elenco telefonico di Roma del 2012. Grazie infinite a Claudio Morici che in una parentesi esilarante ci ha spiegato le meraviglie del libro che parla di te, sì, proprio di te! Del tutto casualmente al suo fianco c’era Andrea D’urso e le risate non hanno dato tregua a nessuno, due inediti, uno sulle tariffe telefoniche ed uno sulle zanzare hanno dimostrato, casomai ve ne fosse ancora bisogno, che la letteratura è una cosa seria, ma non seriosa.
Un ringraziamento per le emozioni che ci ha regalato Rossano Astremo con la lettura di “Scrivete fogli di poesia, poeti”, manifesto poetico e grido di battaglia di un autore troppo poco conosciuto, Antonio Verri, che ha provocato brividi a profusione negli astanti. E ho detto per caso grazie a Gaja Cenciarelli? Lo dico nuovamente, perché ci ha condotti con una verve da attrice che non le conoscevamo -la bravura nello scrivere ci era invece più che nota- in una rivisitazione di un brano “de quello che vò che le donne morono sempre” e dei suoi Otello e Desdemona dei giorni nostri.
Grazie alla valente giuria del concorso “Racconti letti di notte”, indetto in collaborazione con #nonsonosòle, racconti minimi ispirati alla frase dall’ultimo libro di Murakami, L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio: appena 2000 battute declinate nei modi più disparati e quattro vincitori (terzo posto ex aequo) premiati dal giudizio della bella fuori e dentro Marina Finettino, dal Jep Gambardella de noantri Pino Sabatelli, alias Stronkman®, e dallo scrittore intero di un libro vivo ma Morto a ¾, Francesco Balletta.
Grazie a tutti, tutti gli amici che hanno voluto partecipare: l’impresa non era semplice, data la brevità, e il tema ha portato a considerazioni e spunti originalissimi e grazie a color che c’erano e hanno letto il loro racconto.
Grazie a Lorenzo Bartoli, sceneggiatore di fumetti per Tunué (adesso dobbiamo chiamarli graphic novel, ma sono fumetti bellissimi) che ci ha divertiti e interessati con racconti di un amarcord ambientato a Roma sud e con esperimenti creativi culminati con un piccione allucinatorio.
Ben dopo mezzanotte si è scatenato il tifo che più accalora la capitale: divisi ed uniti dalla passione calcistica abbiamo affrontato il derby Roma-Lazio nelle letture. Grazie ai giornalisti sportivi Alessandro Tozzi e Adriano “John” Stabile e al talentuoso moderatore Massimiliano Morelli, direttore della testata VignaClaraBlog (e tifoso del Cagliari, per fortuna) che ci hanno fatto conoscere lati delle loro squadre del cuore ed episodi su giocatori dei tempi andati sempre tenendoci svegli (impresa non facile, visto l’orario).
Grazie a tutti coloro che avevano letto i libri di Haruki Murakami e Stefano Sgambati: il programma molto fitto di Letti di notte non ha consentito agli strenui amici rimasti di indulgere in un dibattito accanito sulle nuove uscite; le ore da piccole iniziavano a crescere, e si è preferito rimandare il confronto su “L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio” e “Gli eroi imperfetti” alla prossima vicina (non vi posso dire di più, stiamo organizzando) tappa di Non sono sòle.
Grazie a quelle che hanno fatto molta strada per esserci, tra tutte Marina F, Marina V e Miryam, sorelle in Alicia.
Grazie a Carla e Simona, Daniele e Alessio, per i loro sorrisi, la gentilezza, le chiacchiere, le risate, la sangria letale e le birre.
Grazie e ancora grazie a Carmelo il librajo, un ragazzo dal cuore grande e dal polso fermo che con un lavoro enorme ci ha tenuti insieme, trasformando la Libri e Bar Pallotta nell’accogliente casa di tutti noi.
Ti siamo tutti, tutti riconoscenti.
Francesca