Ricostruzione che non regge. Non bisogna aspettare il IV secolo perché alle donne sia imposta una condizione subalterna («L’uomo non ebbe origine dalla donna, ma fu la donna ad esser tratta dall’uomo; né l’uomo fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo» – I Cor 11, 9-10) o perché sia precluso loro il ruolo sacerdotale («Le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la Legge; se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea» – I Cor 14, 34-35). Né bisogna aspettare che si chiuda il Rinascimento per trovare tracce di omofobia cristiana: basti rammentare i molti passi nelle Lettere di Paolo nei quali la condanna dell’omosessualità assume toni severissimi (Rom 1, 26-32; I Cor 6, 10; I Tm 1, 10) o scorrere il Liber Gomorrhianus di Pier Damiani, che è del 1049, sorvolando su Agostino, Giovanni Crisostomo, Eustazio, Clemente Alessandrino, ecc. Sono note, d’altra parte, le sanzioni che nel Levitico e nelle Ecclesiaste vengono prescritte a chi incorra in pratiche omosessuali ed è altrettanto nota la posizione di Gesù riguardo alla tradizione («Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge» – Mt 5, 17): salva una prostituta dalla lapidazione raccomandandole di non peccare più, tutta qui la sua riforma. Né sul piano civile le cose vanno meglio di quanto vadano sul piano teologico, in questo arco temporale che Dario Fo ritiene neutro, se non tollerante, verso l’omosessualità: nel VI secolo, con Giustiniano, agli omosessuali è inflitta la pena capitale; nel VII secolo, in Spagna, la pena è appena più mite (gli omosessuali vengono castrati)...
Non è la prima volta che Dario Fo piega la storia del cristianesimo alla tesi di un «Vangelo tradito», ignorando che Gesù è quel tale che non lascia alternative all’«ut unum sint» e non fa mistero del suo «qui non est mecum contra me est». Il richiamo alla primordiale purezza del messaggio evangelico è d’altronde una costante di tutti gli anticlericali che «non possono non dirsi cristiani» e che sono costretti a una lettura diagonale dei Vangeli. Non sorprende, dunque, che Dario Fo abbia dimenticato di citare il solo passo che nei Vangeli potrebbe dare un pur esile appiglio alla sua tesi: la guarigione del servo del centurione in Lc 7, 1-10.
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
“Hic Rhodus, hic salta” – Grecia, Tsipras e la democrazia col culo del popolo
Il titolo dell’Huffington Post del 28/06/2015 “Hic Rhodus, hic salta” [“Qui [è] Rodi, salta qui”. Il senso traslato è “Dimostraci qua e ora le tue affermazioni”. Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Carusopascoski
OPINIONI, SOCIETÀ -
Esiste veramente il debito pubblico italiano o è una bufala per fregarci?
ABBIAMO VERAMENTE SEMPRE VISSUTO “AL DI SOPRA DELLE NOSTRE POSSIBILITA’”? Ogni giorno in tv qualcuno ci ripete la solita litania: la colpa della crisi è tutta... Leggere il seguito
Il 28 giugno 2015 da Nino Caliendo
ATTUALITÀ, OPINIONI -
Amato: attenzione alla follia gender
Si chiamava Sushma Pandey e aveva diciassette anni. Era una ragazzina indiana. Povera, molto povera. Per un po' di denaro offerto da una coppia occidentale che... Leggere il seguito
Il 27 giugno 2015 da Alessandro Zorco
RELIGIONE -
Tasse troppo alte, e se lo dice la Corte dei Conti…
Le tasse troppo alte frenano la ripresa. Secondo i dati dei Magistrati Contabili l’imposizione è arrivata nel 2014 al 43,5% del Pil, 1,7 punti sopra la media... Leggere il seguito
Il 26 giugno 2015 da Mrinvest
OPINIONI -
Analisi d’intelligence: criticità e benefici del sistema di spionaggio e...
Print PDFdi Alessandro ContinielloIn questo periodo storico, alla luce dei tragici accadimenti francesi, i sistemi d’informazione e sicurezza di tutti i Paesi... Leggere il seguito
Il 26 giugno 2015 da Bloglobal
OPINIONI, POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Salvare il sociale: spesa pubblica in picchiata e squilibrata
In picchiata le risorse pubbliche per il sociale. L’andamento del Fondo per le politiche sociali, istituito nel 1997 per trasferire risorse aggiuntive agli... Leggere il seguito
Il 25 giugno 2015 da Pierpaolo Molinengo
ATTUALITÀ, OPINIONI, SOCIETÀ