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Letture "per non dimenticare"

Creato il 27 gennaio 2014 da Dida

Per non dimenticare”: è il monito di chi l’orrore l’ha solo visto, di coloro che invece l’hanno vissuto, ma soprattutto di chi, di quell’orrore, è stato un complice inconsapevole. 

Per la giornata della memoria sei proposte firmate Marsilio affinché nessuno più lavori nel fango, lotti per un pezzo di pane o muoia “per un sì o per un no”. 
Lucille Eichengreen, Rumkowski e gli orfani di Lodz: Lucille Eichengreen trova il coraggio di raccontare i crimini commessi da un ebreo verso altri ebrei, la propria umiliazione e gli orrori dei quali fu vittima, svelando come Chaim Rumkowski tradì il proprio ruolo di Anziano di Lodz attraverso la collaborazione con il nemico, la corruzione e l’abuso dei propri bambini.

Lucille Eichengreen, Le donne e l'Olocausto: Lucille Eichengreen offre uno sguardo approfondito e sincero dell'esperienza femminile nei campi nazisti. Raccontando la storia della propria sopravvivenza, esplora il mondo delle altre donne che ha incontrato, dal potere femminile delle guardie SS, alle prigioniere che erano costrette a prostituirsi per il cibo.Frediano Sessi, Il lungo viaggio di Primo Levi: La ricostruzione puntuale e documentata delle settimane che videro Levi passare dalla scelta antifascista alla lotta partigiana, apre altri scenari, suggerendo un legame di continuità tra la vita partigiana e la lotta per la sopravvivenza ad Auschwitz. Una storia inedita, raccontata per la prima volta a partire da documenti ritrovati, interviste e ricostruzioni d’ambiente.Frediano Sessi , Carlo Saletti Visitare Auschwitz: E’ una guida ricca di informazioni, fotografie e mappe, di suggerimenti puntuali per aiutare il visitatore a entrare in ciò che resta oggi di questo terribile passato, un utile strumento per cominciare a ricostruire la storia del complesso concentrazionario e a rivivere con l'immaginazione i frammenti di vita quotidiana di molti dei deportati ebrei e non che vissero in questo luogo i loro ultimi giorni.Salmen Gradowski, Sonderkommando: Gradowski scrisse di uomini che sono riusciti a resistere al male anche grazie al pensiero di poter consegnare ai vivi la loro storia disperata, vincendo per sempre l’oblio.Elisa Springer, Il silenzio dei vivi: Elisa Springer aveva ventisei anni quando venne arrestata e deportata ad Auschwitz con il convoglio in partenza da Verona il 2 agosto 1944. Salvata dalla camera a gas dal gesto generoso di un Kapò, Elisa vive e sperimenta tutto l’orrore del più grande campo di sterminio nazista. Da questo momento e per cinquant'anni la sua storia cade nel silenzio assoluto: nessuno sa di lei, conosce il suo dramma; nessuno vede (o vuole vedere) il numero della marchiatura di Aushwitz. 

Alla prossimaDiana 

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