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Letture sulla panchina del parco

Creato il 23 maggio 2011 da Willoworld

Ecco i nuovi interventi di prosa e poesia apparsi sul circuito www.willoworld.net e sulla community Rivoluzione Creativa.

LETTURE SULLA PANCHINA DEL PARCO
BIANCA E LUCIDA

Il mio nome è Suzy, e sono una moto. Sono bianca, lucida e vado forte. Potrei andare forte, in teoria, ma non ci vado quasi mai. Appartengo, se così si può dire, ad una ragazza che mi usa per muoversi in città, andare a lavoro e uscire la sera con gli amici… continua a leggere…

LA COSA IN SOFFITTA

Jacopo non sapeva che in soffitta suo padre teneva una di quelle fino alla sera in cui lo sentì parlare al telefono con lo zio Vincenzo. Per un attimo il discorso era caduto, forse involontariamente, sui Tempi Bui e su tutte le cose brutte che erano accadute.
- Si, dovrei disfarmene uno di questi giorni, anche se ormai è praticamente innocua… continua a leggere…

2380

l vagone 2380 stava fermo sul binario di servizio. Era un binario senza arrivo che stava nella parte più esterna della Stazione, fra campi di sterpaglie e vecchie recinzioni, e dove i vagoni venivano riparati o puliti o lasciati là in attesa di attaccarsi a convogli orfani. Fredrick si tirò su la zip della tuta grigia e aprì e chiuse le mani perchè doveva fare qualcosa e tasche non ne aveva. Whilelm, dal canto suo, stava seduto sui gradini di accesso al vagone, col suo libro sulle ginocchia… continua a leggere…

VIA DEL QUERCIONE

L’avevano chiamata Via del Quercione perché un tempo vi cresceva un’enorme quercia all’angolo con la statale, ma ormai di quell’imponente albero che usava ombreggiare gran parte della strada che tagliava in due la collina, non rimaneva altro che un tronco mozzato alla base, e le radici che ancora deformavano l’asfalto nei pressi dell’incrocio… continua a leggere…

GRANFIORE

La città di Granfiore era un luogo perfetto sotto ogni punto di vista, abitata da gente semplice di modeste ambizioni. Era fatta tutta di casette bianche coi tetti rossi, strette strette che le strade erano giuste per camminare accanto ad un amico, e fragranti del profumo del pane sfornato, dei fiori sui balconi o dei dolci lasciati a raffreddare alle finestre… continua a leggere…

LE POESIE DI…

ACUSIA

SULLA LAPIDE

SCACCHI

E LE 101 PAROLE DI…

L’EMBOLO BIRBONE

IO SONO IL TEMPO

IL RITMO DELLA VENDETTA

Leggi anche: Letture d’aprile sull’erba


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