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levistico

Creato il 31 agosto 2011 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Cos’è


levistico1 Il levistico, nome botanico Levisticum officinalis Koch, è una pianta erbacea perenne molto simile al sedano sia per l’aspetto che per il colore. Appartiene alla famiglia delle Umbellifere o Apiaceae ed è originaria della Persia. Venne introdotta in Europa centrale nel Medioevo a cura dei monaci benedettini e si dice che fosse molto apprezzata dalla corte di Carlo Magno. Nelle epoche successive la pianta si diffuse nelle zone subalpine e appenniniche fino a 1800 metri di altezza. Il levistico, chiamato anche sedano di montagna per via della somiglianza con questo ortaggio e dell’habitat in cui si sviluppa, cresce anche nei terreni incolti, nelle praterie e lungo le siepi. Predilige terreni umidi, ben drenati, esposti al sole o parzialmente ombreggiati. La pianta si presenta con un fusto alto massimo due metri, foglie verdi e lucide di forma triangolare poste alla base dei rami, fiori gialli e un frutto ovale formato da dieci coste alate. La corteccia è spessa, mentre la radice è di colore grigio-bruno. La principale caratteristica di questa pianta è l’odore simile a quello del sedano, ma molto più intenso che ne determina l’uso sia in cucina che in campo erboristico. In fitoterapia si usa la radice raccolta in primavera. Questa viene tagliata, essiccata e conservata in sacchetti di carta. Talvolta si usano anche le foglie ( fresche o essiccate) e i semi, che vanno raccolti a settembre. I semi vanno essiccati e conservati in contenitori di vetro. Il levistico fiorisce in estate, tra luglio e agosto. Il nome della pianta deriva dal latino “levare” che significa “alleviare” cioè lenire dei piccoli mali.

Proprietà


levistico2 Il levistico è composto da olio essenziale, cumarina, resina, gomme, tannini, amidi e vitamina C. Queste sostanze conferiscono alla pianta proprietà carminative, diuretiche, digestive ed emmenagoghe. L’effetto diuretico è principalmente determinato dall’olio essenziale, contenuto nella radice della pianta, che favorisce l’eliminazione di urina, ma senza la perdita di sali. Tale proprietà si rivela utile per combattere la ritenzione idrica, edemi e gonfiori non provocati però da disturbi cardiaci e renali, perché in questo caso l’uso del levistico è sconsigliato. I principi attivi della pianta favoriscono la digestione, combattono i bruciori di stomaco, sintomatologie dolorose come l’emicrania e favoriscono l’afflusso di sangue nell’utero per stimolare l’arrivo delle mestruazioni. La radice della pianta cura anche le ulcere della bocca, le tonsilliti, le otiti e ha proprietà espettoranti.

Usi


Il levistico si presta a diversi usi, sia officinali che culinari, ma anche estetici. Per esplicare le sue benefiche proprietà, gli estratti della pianta possono essere assunti sotto forma di infusi e tinture madri. Per l’infuso si usano 3 grammi di radice tagliata in 200 ml di acqua bollente o 30 grammi di semi in un litro d’acqua, da lasciare in infusione per circa 10-15 minuti. La dose consigliata per combattere il mal di testa è di una tazza al giorno di infuso di semi, mentre per favorire la digestione la dose consigliata è di tre tazze al giorno di infuso di radice. L’infuso di semi è utile anche per combattere l’insufficienza mestruale. In tal caso la droga va lasciata in infusione solo per 5 minuti. La dose consigliata è di una tazza al giorno da assumere almeno una settimana prima dell’arrivo delle mestruazioni. I malanni di stagione come le otiti si possono curare con l’olio essenziale ottenuto sempre dalla radice di levistico. La dose consigliata è di due gocce per due volte al giorno da immettere nella cavità dell’orecchio. La tintura madre di levistico, invece, si prepara utilizzando l’intera pianta fresca che permette di ricavare un estratto titolato al 45%, cioè la percentuale di principio attivo puro. La dose consigliata è di 30 gocce da assumere per tre volte al giorno. Questo prodotto è utile in caso di dolori mestruali. Per uso esterno, fiori, semi e foglie si possono aggiungere all’acqua della vasca da bagno in modo da ottenere un effetto detergente e deodorante sulla pelle. Non bisogna però eccedere nell’uso delle foglie che possono avere un effetto irritante. In cucina le foglie tritate si usano per insaporire brodi e minestre, per la preparazione di dadi e per aromatizzare i liquori, mentre le radici grattugiate vengono usate come condimento al posto del pepe. I semi si possono usare come spezie aromatiche per preparare pane e focacce.

Costi dei prodotti


Il costo dei prodotti a base di estratti di levistico varia in base al tipo di preparazione. Il più costoso è certamente l’olio essenziale, che, come tutte le essenze, presenta dei prezzi di vendita al pubblico di molto superiori alla media. Un flacone da 11,3 ml, a base di olio essenziale di levistico, costa anche più di 50 euro. Molto più accessibile il costo della radice tagliata di levistico da usare per la preparazione dell’infuso. La radice si può comprare in farmacia, parafarmacia o erboristeria. Il costo è di circa 5 euro. La tintura madre di radici di levistico in flacone da 100 ml, costa, invece, circa 15 euro.

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