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(AGI) - Parigi, 22 nov. - Monti "e' senatore a vita e non si puo' candidare al Parlamento perche' e' gia' parlamentare" spiega il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dall'ambasciata italiana a Parigi. " Non e' un particolare da poco, anche se qualche vota lo si dimentica" aggiunge il capo dello Stato risponde alle domande dei giornalisti sulla posizione del premier spinto da alcuni a candidarsi e sollecitato a mantenere una posizione di neutralita' da altri.
In punta di Costituzione puntualizza che innanzitutto l'attuale premier non si puo candidare per un seggio parlamentare, essendo gia' senatore a vita. Per il capo dello Stato, tra l'altro, "sicuramente in campagna elettorale" sarebbe preferibile preservare una condizione di terzieta' per il presidente del Consiglio.
Discorso diverso, invece, per quanto riguarda la situazione dopo il voto. Arriva poi una precisazione in risposta al senatore Pdl Carlo Giovanardi, che accusa Napolitano "di aver già dato a Monti l'incarico di formare il nuovo governo". "Il presidente non sponsorizza alcuna soluzione di governo per il dopo elezioni - si legge in una nota del Quirinale - Ha solo richiamato in modo inconfutabile i termini obbiettivi in cui il problema della formazione del nuovo governo si porra' una volta concluso il confronto elettorale nel rapporto tra le forze politiche e il nuovo Capo dello Stato"DOPO IL VOTO I PARTITI POSSONO COINVOLGERE MONTI Monti, proprio per il suo status di senatore a vita, "ha un suo studio a Palazzo Giustiniani dove potra' ricevere chiunque, dopo le elezioni, volesse chiedergli un parere, un contributo, o un impegno". "E' verissimo - prosegue il Presidente della Repubblica - che ci sono alcune forze politiche o movimenti, non so come chiamarli perche' la situazione oggi e' fluida, che pensano che Monti potrebbe continuare a fare il presidente del Consiglio, dopo il voto, in un governo politico e non piu' tecnico. E' un diritto o una facolta' che ha qualsiasi partito".
Ma il Capo dello Stato tiene a precisare quale potrebbe essere l'iter piu' corretto: "dopo le elezioni il mio successore alla Presidenza della Repubblica terra' le consultazioni e in quella sede ogni partito potra' esporre le sue preferenze e le sue proposte sulla personalita' a cui conferire l'incarico". "Bisognera' vedere che specie di governo si fara' - aggiunge il Presidente Napolitano - quali saranno i risultati del voto, altrimenti facciamo tutte ipotesi campate in aria".
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Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sull'ignoranza costituzionale di certi rappresentanti dei partiti Napolitano li ha dissolti ricordando quello che per molti è ovvio.Ma prima di aprire bocca questa gente non riflette?Non ricorda o non sa che un senatore a vita non può candidarsi a fare il deputato o per il Senato, visto che già ci sta "a vita"?
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