Provo a riassumere la faccenda.
La scienza ha le sue regole.
Il giornalismo anche.
Lo sport ha le sue regole, l’economia le sue regole e il teatro le sue regole. E così via.
Se faccio il giornalista scientifico, si presume che conosca le regole del giornalismo e quelle della scienza.
Se faccio il giornalista sportivo, quelle del giornalismo e quelle dello sport.
Se faccio il giornalista scientifico e finisco per trovarmi a lavorare su una cosa di sport senza saperne le regole, potrei pensare che uno che gioca a calcio con le mani sia un geniale innovatore. Invece molto più probabilmente è un baro. Idem per un giornalista che non conosce le regole della scienza e si trova a lavorare su una cosa di scienza.
In entrambi i casi, ci vengono in soccorso le regole del giornalismo, che impongono di verificare un bel po’ di volte quello che stiamo per dire.
Continua… (Silvia Bencivelli)