Caro presidente Monti
Quest’anno avrei voluto cambiare la tenda che protegge il mio balcone dal sole; una spesa non indifferente, data la lunghezza dello stesso e la trasformazione del meccanismo da manuale ad elettrico. Causa la sua manovra sarò costretta a rinunciarvi, visto che dovrò pagare una IMU piuttosto salata, mentre precedentemente godevo dell’esenzione ICI quale prima casa, e che la tenda stessa dallo scorso anno è aumentata notevolmente di prezzo per il rincaro dei carburanti, dell’IVA e delle tasse che l’azienda produttrice dovrà pagare. Così l’impresa che fabbrica le tende avrà un cliente in meno. Se altri dovessero fare come me, rinunciando all’acquisto, la ditta dovrà licenziare alcuni dipendenti ed il costo della Cassa Integrazione ricadrà sulla collettività, una parte quindi toccherà anche a me.
Nel frattempo anche le uscite per pranzare al ristorante sono diminuite, ed il gestore, che ha visto calare il suo giro di affari, è stato costretto a licenziare un cuoco ed un cameriere, e pure questo costo ricadrà in parte sulle mie spalle; mangeremo a casa, ma i generi alimentari sono aumentati per i fattori di cui sopra, annullando di fatto il risparmio immediato dovuto alla rinuncia del pasto fuori casa. Anche il benzinaio ha visto diminuire i propri clienti… Un sacco di negozietti stanno chiudendo, strangolati dalla crisi economica.
Lei potrà obiettare che per l’acquisto della tenda potrei ricorrere ad un prestito bancario, ma mi chiedo perché dovrei contribuire a far ingrassare ulteriormente gli istituti di credito, gli unici a godere di questa crisi…
Ma lei, calmo, pacato e sobrio, continua a parlarci di decreto crescItalia…
Allora concordo con una battuta letta girovagando su internet…
“L’Italia e’ una nazione bagnata da tre mari ed affossata da Monti”.
Cordialmente
Loredana