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Lezioni di Piacere di Robin Schone

Creato il 03 agosto 2011 da Junerossblog
Lezioni di Piacere di Robin SchoneTRAMA:
Sposata molto giovane a un uomo scelto dal padre, Elizabeth Petre incarna l’ideale della gentildonna inglese: madre premurosa e moglie devota. Peccato che si ritrovi anche intrappolata in un matrimonio senza amore e senza passione. Decisa a sentirsi desiderata pur restando fedele al marito, che invece la tradisce, Elizabeth progetta di sedurlo. E c’è solo un uomo che può insegnarle tutti i segreti dell’amore: Ramiel Safyre, figlio di una contessa e di uno sceicco, educato alla cultura occidentale e ai piaceri orientali. Ma quando le sue lezioni diventano un’irresistibile tentazione, Elizabeth dovrà scegliere tra i propri doveri e un audace quanto sconosciuto desiderio…

Ha fatto discutere non poco questo romanzo di Robin Schone, ed ora, e' tempo che anche noi ne ri-parliamo. A distanza di mesi dalla sua uscita, altri romanzi hanno scioccato le lettrici di Romance, e forse a questo punto si potrebbe leggere ed esaminare lo stile della Schone con piu' rilassatezza, non trovate?

Ce ne ho messo di tempo per convincermi a leggere Lezioni di Piacere di Robin Schone, ma finalmente ce l’ho fatta! Posso finalmente dire: l’ho letto anche io, e care donne, mi è piaciuto!
Avevo già apprezzato lo stile della Schone, attenzione non mi riferisco alla parte erotica, piuttosto allo stile narrativo. Ogni qualvolta che mi accosto ad un romanzo della Schone, mi sento come uno spettatore che segue attentamente i movimenti alla moviola di ogni personaggio, di ogni cosa che si muove intorno. L’immagine mentale che ne segue è sempre la stessa: un tipico quadro di Londra avvolta nella nebbia, dove ogni cosa c’è ma è sapientemente nascosta, fino a quando l’autrice non fa rintoccare l’orologio sulla torre, o muovere un passante che frettolosamente incrocia per qualche istante le vite dei protagonisti. Un quadro molto melanconico a dire il vero, un mondo ovattato che, con un colpo di penna, prende vita. E che vita, signore mie!
Vorrei arrivare direttamente a ciò che ha sconovolto molto lettrici a suo tempo, quindi spoileremo un pochino, ma giusto un po’, promesso! Dunque, uno dei cattivi di questa storia è senza dubbio il marito della protagonista. Non aspettatevi che questi alla fine si redima, anzi l’autrice ci porta sapientemente ad “odiarlo” cosi da farci accettare il nuovo amore di Elizabeth: Lo sceicco Bastardo. Il “ vizietto” del marito depravato, è l’omosussalità, e fin qui ci potrebbe anche stare. Il marito però oltre a preferire gli uomini, preferisce anche gli adolescenti, e qui....le lettrici si sono ribellate. La pedastria, però, è una pratica antica e benché sia raccapricciante, è una piaga sociale che esiste ancora, anche se ora si chiama con altri nomi.
È vero, le scene finali che la Schone descrive sono abbastanza forti e raccapriccianti, ma, pensateci bene, è forse la prima volta che leggete in un romanzo scene cosi crude? Virginia Henley, ad esempio, non va molto per il sottile quando deve descrivere una situazione ambigua. Ok, non avete letto nulla della Henley, cosa dire allora di uno degli ultimi romanzi pubblicati di Amanda Quick: Una notte da ricordare? Per chi lo avesse letto, sa bene che viene affrontata una piaga sociale attualissima, e la situazione che propone la Quick è veramente raccapricciante, e ahimé, più che veritiera. Brrr, al solo pensiero mi verrebbe da brandire uno spadone e fare pulizia generale di questi depravati.
Ed allora, come mai si accettano certi argomenti in un libro della Quick e non in quello della Schone?
Forse, come discutevo con un’amica, è che la Schone impernia il suo romanzo sulla tragedia stessa. Le brutture della vita non sono un piccolo contorno al romance per animarlo un po’, sono il romanzo stesso. Immancabilmente quindi, lo scritto ti porta a riflettere, pensare, piangere, invece che innamorarti e sognare. Ogni tanto ci sta’ leggere un libro della Schone, ma solo ogni tanto, altrimenti avremmo tutte bisogno del suo stesso psichiatra, perché care mie, la signora scriverà anche bene, ma per entrare in scene e personaggi del genere ce ne vuole di fegato!
Juneross
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Lezioni di Piacere di Robin Schone

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