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Lezioni in un Sexy Shop

Da Dimasi
Lezioni in un Sexy Shop
Giovedì sera, Milano.  Cena a base di sushi per rinfrancare lo spirito, poi a casa di un amico a ritirare delle piante allagate (lasciate per il moneto sul suo terrazzo per evitare di allagare anche l'auto) e direzione casa. Poi però scatta lo scazzo, e manca sia la voglia di andare a casa sia la voglia di restare in giro. Che si fa? Via Vitruvio, ore 23 circa, lampeggia l'insegna di un sexy shop. "Lì, voglio andare lì" dico di botto. "Lì? A fare cosa?" "Boh, un cazzo" Ovvia l'esplosione d'ilarità per il doppio senso della risposta, ma visto che già l'idea iniziava a spazzar via il senso di malinconia fermiamo l'auto ed entriamo nel negozio. IO non sono certo una persona linguisticamente disinibita, quantomeno non con estranei, ma Bru sicuramente non ha peli sulla lingua ed interroga subito il commesso riguardo ad una certa "farfalla" comprata da una mia conoscente che incuriosiva le nostre fantasie. Il commesso si prodiga prontamente per farci vedere di cosa si tratta: In effetti è un aggeggino a forma di farfalla, con delle cinghiette da indossare tipo mutanda, da applicare ovviamente in zona erogena. La delicatezza dell'oggetto sta nel design che è di vario genere: dal più a buon mercato con il telecomando con filo, al più sofisticato da indossare sotto i vestiti con telecomando wireless da tenere in tasca ed azionare a piacere. Dice che molte lo usano sul lavoro quando si annoiano... m'immagino la segretaria che ogni tanto ha dei sussulti! Un altro oggetto che ha suscitato parecchia ilarità è una sferetta di dimensioni non proprio contenute da "infilare", sempre in wireless, che dice andar molto di moda tra coppie durante le uscite al ristorante, dove "lui" (o anche lei ovviamente) ad un certo punto aziona il telecomando a tradimento lasciando forse altri commensali in stato interrogativo, stile "Harry ti presento Sally", ma senza finzione. Poi ci siamo fatte spiegare il funzionamento del "Rabbit", noto accessorio (pare) di "Sex and the City". Un vibratore di dimensioni mostruose in tre parti. Quella centrale comprende un fallo vibrante la cui testa ruota a più velocità, una seconda parte formata dal coniglietto, le cui orecchie vibrano stimolando il clitoride, ed una terza posta sul retro a forma di delfino per stimolare l'ano. Boia! Misa ha definito questo attrezzo utile per le islandesi in ritiro spirituale, e direi che mi trova d'accordo... troppo complicato. Poi ovviamente esistono sul mercato aggeggi di ogni genere per trovare il famoso Punto G, sia quello femminile sia quello maschile, pompe, ricostruzioni, abbellimenti, oggetti da design, insomma, se credi di sapere tutto sul sesso, entra in un centro specializzato, vinci l'imbarazzo e chiedi spiegazioni su ogni oggetto: non rimarrai deluso! Sicuramente la depressione mi è passata a furia di ridere, complice sicuramente anche il commesso gentilissimo e molto simpatico, che in un luogo del genere sicuramente non guasta mai!  Buon divertimento!

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COMMENTI (1)

Da OK MORANDO SERGIO Crocefieschi Genova Malpotremo Lesegno Italia Argentina San Morando
Inviato il 09 marzo a 17:30
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*Punto G femminile punto maschile?(prostata)non si può chiamare uguale al punto G delle donne in quanto non è stato scoperto da nessun o nessuna scienziato..esiste da sempre e basta, i massaggi orientali da più di un millennio vengono fatti..passando "da dietro" per stimolare la zona erogena "interna" degli uomini..infatti in più libri antichi vi sono disegni su come trovare..e stimolare la prostata..il punto G femminile invece è quasi ancora misterioso..non sempre è dove si pensa trovarlo..piccolo come un nocciolo di ciliegia..con terminazioni sia nel davanti..interno al monte di venere ma anche con terminazioni da dietro..sarà collegato..comunque sia in vari sexy shop "negozi dell'amore" esistono vari stimolatori del punto G femminile e..stimolatori della prostata..ma sia per gioco sia per amore è meglio usarli reciprocamente quando si fa all'amore è più divertente.. :-)In oriente comunque tali massaggi interni sono usati da secoli sia dalla parte femminile che maschile e non esistevano tali oggetti come oggi..per loro era ed è un arte..l'amare e saper fare all'amore sono due cose differenti a volte possono unirsi... :-) Morando *

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