li chiamano terroristi, ma io li ammiro

Da Dony
Questa storia comincia il 20 aprile 2013.
Anzi no, a dire il vero inizia molto prima, perche' i suoi protagonisti da anni si battono per sottrarre gli animali ad una pratica barbara come la vivisezione, ed è grazie a loro se 2700 beagle, nati dentro l'allevamento lager di Montichiari - la famosa Green Hill - e destinati ai laboratori per la ricerca di tutta Europa, sono stati adottati con sentenza definitiva dalle famiglie a cui erano stati affidati dopo la loro liberazione.
Ma il 20 aprile 2013 costituisce un'altra giornata di svolta: in quella data infatti, 5 attivisti dello stesso movimento che si adopero' per fermare Green Hill si introducono per la prima volta dentro un laboratorio di ricerca, e precisamente il Dipartimento di Farmacologia dell'Universita' degli Studi di Milano.
Il video che vi posto è un sunto dei momenti salienti di tutta l'azione, dall'assedio del laboratorio alla trattativa che portera' alla liberazione di 400 topolini e un coniglio.
Puo' essere un'occasione piu' unica che rara per ficcare il naso dentro un laboratorio in cui vengono sperimentati i chemioterapici.

Per un numero di animali portati in salvo al termine di quello che è stato definito un atto terroristico, molti altri resteranno prigionieri la' dentro.
I responsabili dell'Universita' giungono ad un accordo nel giro di poche ore, per togliersi dalla cattiva pubblicita' improvvisamente piombata su di essi, e concedono ai 5 attivisti di portare fuori di lì tutti gli animali che riusciranno a trasportare con le loro forze, promettendo che nei giorni successivi anche gli altri verranno liberati, perche' contaminati dalla loro presenza e quindi inutilizzabili per altre ricerche.
Peccato che quella promessa non sia mai stata mantenuta, e che invece sia partito un contrattacco nei confronti degli attivisti, accusati di avere tolto gli animali da una gabbia per trasferirli in un'altra.
Ed è vero, perche' trattandosi di animali nati in laboratorio, quindi del tutto privi di un istinto di sopravvivenza, se fossero stati abbandonati nei campi non sarebbero stati in grado di procacciarsi il cibo nè di trovare riparo da situazioni ostili, il che significava condannarli a morte nel giro di poche ore.
Ma un conto è stare rinchiusi dentro una minuscola gabbietta di plexiglas, senza mai poter vedere la luce del sole, in balìa di gente senza scrupoli che usa l'alibi della ricerca per compiere esperimenti crudeli con l'unico scopo di riempire le tasche delle multinazionali farmaceutiche, e un conto è vivere dentro una gabbia piu' spaziosa, con degli arricchimenti ambientali, affidati a famiglie e ad associazioni animaliste che se ne sobbarcano le cure: molti infatti sono malati, essendogli stato inoculato il sarcoma, che è un cancro di quelli della peggior specie, senza contare poi gli effetti dei test di tossicita' condotti sulla loro pelle.
Dentro gli stabulari di Farmacologia ci sono ancora 17 conigli ed un numero imprecisato di topi - quanti ne avranno soppressi nel frattempo? - in attesa di essere condotti fuori da quelle stanze di tortura.
Nel nostro piccolo, qualcosa possiamo fare.
Come firmare una petizione, accedendo a questo link:
http://www.fermaregreenhill.net/wp/salviamo-gli-animali-di-farmacologia.
Se la pagina non dovesse caricarsi, ritentate in un secondo momento.
Mi rendo conto che i topi sono animali meno empatici rispetto ad altri, nel senso che spesso generano sensazioni negative, come ribrezzo o terrore - del terrore ne so qualcosa - ma non è una ragione sufficiente perche' se ne accettino in silenzio lo sfruttamento e la tortura in nome di una scienza che non prende in considerazione i diritti di chi non puo' parlare.
La ricerca contro il cancro e le malattie genetiche, oppure quelle neurodegenerative, puo' essere condotta anche senza usare gli animali come cavie; qui trovate un elenco delle associazioni divise tra chi finanzia la vivisezione e chi no - andate un po' a vedere dove è collocata la famosa Telethon! -  ed ecco un altro piccolo aiuto che possiamo dare a quegli esserini indifesi: scegliere bene a chi devolvere le nostre donazioni a favore della ricerca, quando decidiamo di farne! 

Ciao a te che leggi...io sono ancora rinchiuso dentro gli stabulari di Farmacologia.Non ti chiedo di adottarmi se non hai il tempo nè lo spazio per prenderti cura di me.Ti chiedo solo una firma per poter uscire di qui ed essere affidato a qualcuno che mi voglia bene e che mi rispetti in quanto essere vivente.Guardami negli occhi...se sei una persona intelligente e che ama gli animali, sono sicuro che farai questo piccolo gesto per me.Grazie.

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