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Libano, Renzi incontra i caschi blu italiani

Creato il 22 dicembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Matteo Renzi ha fatto visita agli uomini del contingente italiano di UNIFIL di stanza in Libano, ringranziandoli per il loro impegno per la pace.

Il Premier italiano Matteo Renzi è partito questa mattina alla volta di Beirut, capitale del Libano, per svolgere una serie di incontri nel Paese dei Cedri. Una volta atterrato, Renzi è stato trasferito a bordo di un elicottero della missione UNIFIL, insieme al capo di Stato maggiore della Difesa generale Claudio Graziano e all’ambasciatore a Beirut Massimo Marotti, alla base militare di Shama, dove si trova il contingente italiano della missione ONU presente in Libano del 1978.

Quella dell'ONU in Libano è una presenza che risale al 1978. Photo credit: plankjenl via Foter.com / CC BY-SA

Quella dell’ONU in Libano è una presenza che risale al 1978. Photo credit: plankjenl via Foter.com / CC BY-SA

In tutta mimetica e jeans, Renzi ha preso la parola per ringraziare i 1.070 uomini e donne in divisa tricolore per l’impegno profuso nel mantenimento della pace nel sud del Libano, motivo di orgoglio per l’Italia e per i suoi cittadini: «C’è una specificità del nostro Made in Italy che è l’abnegazione dei nostri militari all’estero anche nel modo di fare peacekeeping. Voglio dirvi dal profondo del cuore grazie, per la grande professionalità e umanità di cui vi siamo orgogliosamente grati». Tornando sulle iniziative del governo, Renzi ha rivendicato gli investimenti in cultura per combattere il terrorismo che mette in discussione il nostro modo di vivere, mettendo l’Occidente sotto scacco con la paura: «È inutile mantenere la stabilità e la pace se non costruiamo i ragazzi di domani». Renzi ha poi sottolineato l’importanza della storica presenza italiana tra i caschi blu della missione UNIFIL (attualmente a guida italiana), e ha concluso: «Viva l’Italia, viva la stabilità, viva la capacità di stare nell’Onu a testa alta e con l’orgoglio di appartenere al tricolore. Non importa quanto sia complicato il futuro, noi siamo l’Italia, e siamo orgogliosi dei nostri soldati».

Dopo l’attestato di fiducia nell’operato del contingente, spazio agli incontri e alle visite istituzionali, con il ritorno a Beirut per gli incontri con il Primo Ministro sunnita Tammam Salam e con il Presidente del Parlamento, lo sciita Nabih Berri. La visita sarà conclusa con la visita ad una scuola UNICEF (ospitante bambini libanesi e piccoli profughi siriani) e al Museo Nazionale del Libano (simbolo dell’identità nazionale costruita sulla convivenza tra sunniti, sciiti e cristiani maroniti), entrambe finanziati da contributi italiani.

di Andrea SEVERINA

Tags:beirut,brigata alpina taurinense,caschi blu,Italia,libano,ONU,shama,siria,unifil

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