![Libellula Libellula](http://m2.paperblog.com/i/124/1242834/libellula-L-4CY5sZ.jpeg)
Per anni è stata sposata, e tutt'ora lo è, a un uomo che non ha mai amato. Le piaceva Gianni, il ragazzo che la baciava su un poltrona dell'ultima fila, nell'unico cinema del paese. Per trentacinque anni ha diviso l'intimità della sua casa con la suocera, una donna aspra di sentimenti e rude. Mia madre, negli ultimi vent'anni, ha amato un altro uomo. Uno che io conoscevo bene. Parlo al passato perché lui è morto. Si sono sfiorati per buona parte della loro vita adulta, scambiandosi baci e carezze. Se ci penso ora, credo che avrebbe voluto avermi da lui e non da mio padre. Non ha realizzato nessuno dei suoi sogni, mia madre. Ha passato la vita a pulire i cessi degli altri, chinata sulle mattonelle sporche di estranei. Tutti, tranne lui. Lo accudiva amorevolmente, gli puliva casa, rifaceva il letto sui cui lui dormiva con un'altra, immergeva le dita nei suoi abiti, intrisi di un profumo che nemmeno la morte può farle dimenticare. Mia madre è stanca, io sono grande. Certo, è nonna. Si aggrappa a mio figlio per non morire adesso. Lo farà fino a quando respirare le sarà ancora un peso sopportabile. Nei suoi quaderni ci sono pagine strepitose, uso questo termine senza esagerare. Strepitose perché lei non ha cultura, gli unici libri che ha letto in vita sua sono i romanzi Harmony. Eppure ha dimestichezza con le parole, le usa bene, scovando metafore dolcissime e al tempo stesso strazianti. Scrive di morte, principalmente. Ha affidato a quattro piccoli quaderni la sua vita di dolore. Non ha avuto nemmeno l'ombra diafana di ciò che ha desiderato. Per molti motivi, alcuni gravissimi, ce l'ho con lei. Non provo pietà. Eppure stanotte c'è dolcezza nei miei occhi che guardano i suoi respiri trattenuti. Verrà il giorno in cui questo letto, sui cui lei dorme e sui cui io sono diventata donna, sarà lasciato vuoto. Da lei, dal suo corpo ingombrante. Dall'anima esile di una bambina che ha guardato la vita andare in frantumi, senza sapersi opporre. Lotterò io anche per lei. Mia madre stanotte è una libellula. Dragonfly che vola nel cielo. Barbara Greggio