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Libera preghiera, nuovo tabù politico. E la Lega chiede di bloccare le nuove moschee

Creato il 21 gennaio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani
Libera preghiera, nuovo tabù politico. E la Lega chiede di bloccare le nuove moscheeVorrei che si considerasse una possibilità, che chiunque creda in una divinità la può pregare liberamente, in molti luoghi non destinati al culto. Bastano uno spazio libero del tempo per pregare. Un islamico può sempre voltarsi verso La Mecca e pregare. La costruzione di un edificio, chiamato moschea o centro culturale, è un'attività edilizia. Davvero senza un tempio non si può pregare? C'è chi prega liberamente, quando capita, da solo o in gruppo, organizzandosi con altri o no. Questo modo di pregare, sinora, non è stato accusato da nessuno: è il libero stile di chi considera l'assurdo, l'impossibile, l'impensabile, il sublime, è la preghiera che non recita perché crea un rapporto insensato e inspiegabile, nel quale crede senza fondata giustificazione, tessendo una relazione fra una tradizione e un riferimento enigmatico. Questa sensibilità sfugge al dibattito politico, poiché non è vincolabile: è libera, spontanea, pacifica e appassionata, poco normata, debolmente organizzabile. Il fenomeno della relazione con l'impossibile, il sovrumano impensabile, non è così regolabile da incontrare facilmente attività che vengono regolate da leggi. Dunque la politica resta lontana da questa spontaneità, che non serve a chi vuole strumentalizzare la preghiera per condizionare la produzione di norme. Leggendo il comunicato della Lega Nord noto quanto sia differente il discorso politico dalla spontaneità del credere. Il comunicato della Lega considera eventualità diverse, eccolo per intero.

LEGA NORD: STOP ALL'IMMIGRAZIONE ISLAMICA E BLOCCO DELLA COSTRUZIONE DI NUOVE MOSCHEE

In merito alla diffusione da parte del giornale Libero dell'elenco dei terroristi islamici tra cui sette residenti a Cremona e nella sua provincia è intervenuta la Lega Nord cittadina.

"Queste 'scoperte' sono molto preoccupanti" - afferma il segretario cittadino della Lega Nord Alberto Mariaschi - e ci conducono ad alcune riflessioni: è emerso che questi terroristi globali sono noti alle nostre Forze dell'Ordine, ma ci domandiamo se sono ancora fra di noi. La paura è legittima dopo quello che è successo a Parigi lo scorso 7 gennaio. Aggiungiamo poi che il territorio della nostra città è sempre stato a rischio terrorismo islamico: con la vicenda della madrasa in via Massarotti, dove si insegnava ai bambini arabi l'odio verso gli occidentali; secondo, con gli arresti effettuati dall'antiterrorismo di alcune cellule di Al Qaida (tra cui l'imam Trabelsi, uno dei segnalati...) che elaboravano progetti per attentati al Duomo di Cremona e alla metropolitana di Milano. Ci chiediamo poi che rapporti hanno avuto o ancora hanno i terroristi con presunte moschee o sedicenti centri culturali islamici come quello di Cremona, dove trovano terreno fertile per inculcare la loro religione, un vero e proprio lavaggio del cervello, per trasformare altri islamici in terroristi. Di che coperture e connivenze hanno goduto? Non scordiamoci che a Cremona tutte le amministrazioni che si sono succedute hanno dimostrato pavidità, scarsa fermezza e sottomissione ai voleri degli islamici, concedendo loro luoghi di preghiera e consentendo in questo modo il ramificarsi del fondamentalismo. Al contrario, la Lega Nord ha chiesto di mettere dei paletti molto rigidi ai vecchi e ai nuovi Centri islamici con una legge regionale (ad esempio la predicazione può essere fatta solo in italiano). Da sempre e non siamo i soli, sosteniamo che la religione islamica non è una religione di pace, c'è assoluta incompatibilità tra la nostra civiltà che pone la vita e la libertà come fondamento della stessa e quella islamica che invece nega la vita in nome dei precetti del Corano. I terroristi non sono schegge impazzite che abdicano la religione di Maometto, ma sono islamici che applicano il Corano. Non dobbiamo più consentire per interessi, egoismi, ingenuità e pericolose affinità ideologiche e ora anche per paura, l'accesso alle nostre comunità e alla nostra terra di persone che instillano e diffondono odio e violenza attraverso le moschee. Ora, come possiamo arginare questo pericoloso fenomeno? Per noi le soluzioni sono: l'immediato processo e poi l'espulsione delle persone coinvolte anche marginalmente con i vari terroristi; il blocco totale del flusso di immigrati islamici e falsi profughi che arrivano da noi sui barconi senza alcun controllo e alimentano non solo la criminalità organizzata e il traffico di esseri umani, ma anche la possibile infiltrazione di cellule terroristiche. Inoltre, dopo questi fatti e i continui attacchi terroristici in Europa, la chiusura immediata di moschee e centri islamici dove i terroristi hanno avuto complicità e copertura per diffondere le loro idee e il conseguente blocco totale della costruzione di nuove moschee sui nostri territori.

Il segretario cittadino della Lega Nord

Alberto Mariaschi


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