Magazine Informazione regionale

Libera, salta il permesso per il Lido antimafia

Creato il 11 giugno 2014 da Makinsud

La prima spiaggia di Libera, l’associazione contro le mafie di don Luigi Ciotti,  che doveva nascere nel comune di Motta San Giovanni, sul lungomare di Lazzaro, non ha ricevuto in tempo le autorizzazioni previste dall’amministrazione comunale che sosteneva l’iniziativa e per questo non ci sarà nessuna bandiera di Libera a sventolare nello stabilimento balneare realizzato da Filippo Cogliandro, proprietario del ristorante L’Accademia, che nel 2008 denunciò i suoi estorsori.

A tal proposito, durante la riunione della Giunta della scorsa settimana, a tre giorni dall’inaugurazione, la delibera riguardante l’autorizzazione della spiaggia affidata a Libera non viene discussa. A causa di tale inconveniente Filippo Cogliandro, a poche ore dall’inaugurazione, ha dovuto, a malincuore, disdire gli inviti per le molte personalità illustri che avrebbero dovuto presenziare all’evento: tra tutti, quella di don Ciotti, il fondatore di Libera, il prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino, il Procuratore Generale Salvatore Di Landro, il Procuratore Capo Federico Cafiero De Raho, il questore Guido Longo, il Presidente del Tribunale Luciano Gerardis, i Comandanti provinciali di Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia provinciale e della Capitaneria di Porto.

libera

Una vicenda che si è trasformata in un vero e proprio “giallo” per il fatto che Filippo Cogliandro già dal 24 Aprile scorso aveva protocollato la richiesta di autorizzazione, un mese e mezzo prima dall’inaugurazione, non pensando che fino a quel giorno quella richiesta sarebbe rimasta inevasa. A questo si aggiunge la nota del vicesindaco Giuseppe Benedetto, promotore di tale iniziativa e presente nella riunione di Giunta, che si dichiara “scontento, amareggiato ed anche un po’ sconfitto, ma fiducioso che gli ostacoli trovati sono superabili e si rimedierà ad una vicenda che ha in se il paradosso del predicare bene e del razzolare male”.

Negli anni passati, il comune di Motta San Giovanni aveva sempre concesso lo spazio gratuitamente a Filippo Cogliandro, senza nessun ostacolo burocratico anche grazie alla legge sul sostegno agli imprenditori che denunciano le estorsioni. Inoltre, il comune stesso si era costituito parte civile nel processo di Filippo Cogliandro contro i suoi estorsori.

In relazione a tale vicenda il presidente dell’Osservatorio sulla ‘ndrangheta Attilio Tucci, oltre a manifestare piena solidarietà a Filippo Cogliandro, ha affermato che tale situazione “rappresenta un fatto gravissimo di cui le Istituzioni dovranno tenere conto. Dobbiamo sempre ricordare che ogni tipo di contrasto alla ‘ndrangheta deve trovare l’unità tra associazioni, cittadini e Stato. Ogni qualvolta si spezza questa unità di per se già fragile, si rischia di potenziare il senso di sfiducia e la diffidenza nei confronti di tutti coloro che lavorano a favore della legalità”.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :