"Liberarsi dalle Interferenze Extraterrestri, si può?"
Da Risveglioedizioni
In casi rari, ma non impossibili, è accaduto che l’addotto si sia liberato da solo da qualsiasi tipo di interferenza: la cosiddetta “liberazione spontanea” (extraterrestre, aliena, da entità pseudo-divina, spirituale, etc.). Questo avviene quando una persona, seppur consciamente conduca una vita senza alcuna conoscenza di tale interferenza, a livello inconscio vive una realtà parallela e che non entra in conflitto con l’altra. Se nel mondo reale una persona può avere famiglia, dei figli, un lavoro, e vivere la sua condizione umana e terrestre come tutti i suoi simili, nel mondo altro, la sua Monade e le parti interne che la compongono - magari molto più coscienti -, si ritrovano a vivere su differenti piani dimensionali, quante sono le entità con le quali è in contatto, interagendo continuamente con loro. Se la pressione delle interferenze diventa troppo forte, l’inconscio (il mondo altro) reagisce liberandosi da ogni controllo negativo, mentre nel conscio (il presunto reale) non noterà alcuna differenza a parte un rinnovato benessere psico-fisico, e un inatteso giovamento nella vita quotidiana. Ma perché ciò accade? Si pensa che ad un certo punto scatti qualcosa, magari dovuto ad una forte pressione di controllo e soggiogazione, spingendo le parti della Monade verso una reazione a catena, in grado di mettere letteralmente fuori dalla porta ogni influenza negativa esterna.
Ma liberarsi dagli extraterrestri e da qualsiasi entità di altra natura è possibile? Si, è possibile ma attraverso una diversa visione del problema, sia legato alle abductions che per eventi causati da entità di diversa origine. Le tecniche, qualsiasi esse siano o da qualunque persona o ricercatore siano state concepite, sono soltanto un mezzo e non il fine per raggiungere un determinato obbiettivo. Il metodo è lo strumento che permette di accelerare la propria liberazione e che, utilizzato in maniera equilibrata ed estranea a diversi fini, può essere in grado di contribuire ad un considerevole miglioramento della propria condizione. La vera liberazione la si conduce da soli e con le proprie forze, solamente il fatto di riconoscere a qualcuno le capacità di “novello taumaturgo”, scientifico o sciamanico, inficia un condizionamento del tutto simile a quello che si ha con l’Alieno: “L’Alieno è un buono perché mi fa stare bene, l’Operatore è un buono perché mi può salvare.” In realtà ognuno di noi è il miglior medico di se stesso e anche in questo caso, si dovrebbe avere l’accortezza, e ancor più l’intelligenza, di capire che delle presunte tecniche di “massa”, concepite per liberare il maggior numero di persone da un problema, avranno l’effetto collaterale di lasciare indietro e abbandonare i “singoli”, ovvero, coloro che differiscono dalla massa per innate capacità fuori dal comune. Ad ogni Yuga o Era, l’umanità dopo aver raggiunto un alto livello di conoscenza, veniva riportata indietro, attraverso una serie di catastrofi a livello planetario e che costringevano l’uomo a sopravvivere in una condizione primitiva. Questo accadeva perché tra un Era e l’altra avveniva una lunga opera di istruzione e di insegnamento da parte di particolari personaggi, i Risvegliati, che distinguendosi dalla massa portavano una nuova novella o una diversa chiave di lettura, permettendo, così, di iniziare a spalancare le proprie percezioni ad una realtà che sino ad allora era tenuta celata in ogni modo. Non è poi del tutto singolare che una vecchia leggenda Indù, racconti che vi fu un tempo in cui tutti gli uomini erano Dei, essi, però, abusarono talmente della loro divinità, che Brahma, Signore degli Dei, decise di privarli del potere divino e di nasconderlo in un posto dove fosse stato impossibile trovarlo; il grande problema fu dunque quello di trovare un nascondiglio adeguato. Quando gli Dei minori furono riuniti a consiglio per risolvere questo dilemma, essi proposero la cosa seguente: "Sotterriamo la divinità dell'uomo nella terra". Brahma tuttavia rispose: "No, non basta perché l'uomo scaverà e la ritroverà". Gli Dei allora replicarono: "In tal caso, gettiamo la divinità nel più profondo degli oceani". E di nuovo Brahma rispose: "No, perché prima o poi l'uomo esplorerà le cavità di tutti gli oceani e sicuramente un giorno la ritroverà e la riporterà in superficie". Gli Dei minori, allora conclusero: “Non sappiamo dove nasconderla, perché non sembra esistere sulla terra o in mare luogo alcuno che l'uomo non possa una volta raggiungere". E fu così che Brahma disse: “Ecco ciò che faremo della divinità dell'uomo. La nasconderemo nel suo Io più profondo e segreto, perché è il solo posto, dove non gli verrà mai in mente di cercarla". A partire da quel tempo l'uomo ha compiuto il periplo della Terra, ha esplorato, scalato montagne, scavato il pianeta e si è immerso nei mari alla ricerca di qualcosa che si è sempre trovato dentro di lui, perché è proprio l’andare alla ricerca di Sé stessi che ci permetterà di vincere questa epica battaglia. “La curiosità uccise il gatto… ma la soddisfazione lo riportò in vita” recita un vecchio detto inglese, si, perché sarà la curiosità che spingerà il genere umano alla morte, ma con la consapevolezza di aver recuperato una propria coscienza universale e che ci condurrà ad una nuova vita, non più materica, ma cosmica; abbandonare questo corpo non sarà una sconfitta, ma la vittoria contro una tirannia e che ci condurrà nuovamente tra le stelle. Dove la Scienza non è capace di andare oltre, arriva la Conoscenza che travalica tutte le informazioni sino a quel punto acquisite. E’ riconoscendo un nemico che lo si contrasta, non camuffandolo con variopinti nomi e modificando qua e la presunti tasti focali del proprio Io in relazione con l’intero Universo; perché questa conquista della verità non la si conduce attraverso la percezione fisica, ma tramite quell’impercettibile conoscenza di sé stessi di fronte alle immensità del Cosmo. Volete liberarvi dai parassiti, qualunque essi siano? Lo potrete fare quando troverete il coraggio di essere sinceri con voi stessi e di guardare in faccia il nemico, coscienti che quella visione non vi potrà piacere: perché anche noi Esseri Umani siamo creature Aliene, ma da noi stessi non sarà mai possibile liberarsi.
Esiste un metodo definitivo per combattere gli Alieni o qualsiasi altro parassita extra-dimensionale? La risposta è No! Ad oggi non esistono metodi o tecniche capaci, soprattutto in brevissimo tempo, di risolvere un problema legato alle interferenze extraterrestri o di entità extra-dimensionali, comprese quelle spirituali. Ogni metodo (ipnosi o tecniche affini di simulazione mentale) è del tutto inutile se non è accompagnato da un percorso di vera e propria istruzione, sorta di ascesi iniziatica nei più insondati e sopiti angoli della nostra comprensione umana, come diventa del tutto inutile combattere un nemico se nemmeno ci sforziamo di capire chi sia in realtà. Forse è improprio parlare di nemico o di guerra da combattere (anche se in molti abusano di tali termini, anche a livello sottile verso questa direzione), ma se in questa lotta è fondamentale uscirne vincitori, diventa importante conoscere e comprendere il proprio avversario, perché qualsiasi operazione, mirante ad una vittoria, deve essere condotta in modalità tali, da avere un quadro completo ed esauriente della situazione, specie se noi stessi ne siamo il fulcro principale. Per cercare di spiegarvi questo concetto, faremo un salto indietro nel passato, quando Platone, in cerca di conoscenza, perché letteralmente “affamato”, condusse un viaggio in Egitto. Durante questo viaggio, sostenne che la vita di un filosofo non è che una lunga meditazione sulla morte che lo attende. Questa idea, profonda e nobilmente espressa, era senza dubbio nata all’ombra dei santuari iniziatici, perché l’essere umano, per gli antichi egizi, si trovava al centro stesso del Cosmo. Si rivelava come nodo gordiano, la speranza degli Dei e la loro disperazione, l’erede unico, capriccioso, arbitrario, volontariamente imperfetto, generalmente inferiore a sé stesso, ma capace dei più alti destini. Poiché il mondo, con le sue divinità, stava invecchiando, declinando verso un crepuscolo ineluttabile, nello stesso momento in cui l’essere umano, giovane, vigoroso, dotato di potenzialità infinite, che non supponeva neppure egli stesso, emergeva colmo di vigore presentandosi alla ribalta dell’Universo. L’Uomo non era così divino come dopo essersi spogliato del proprio corpo, questo involucro terrestre che lo trascinava verso l’animalità. Allora gli Dei, che si dirigevano ad incontrarlo, gli tendevano le braccia lanciando grida di giubilo poiché riconoscevano, in lui, un loro eguale ed il loro legittimo erede. Ma cosa contemplava questo nuovo venuto? E perché gli stessi Dei apparivano camuffati con teste così strane? Da dove provenivano queste divinità dalle teste leonine, di falco, d’ibis, di sciacallo, tartaruga, scorpione, scimmia, serpente, coccodrillo, scarabeo o ippopotamo?
Bene, se a distanza di millenni siamo ancora qui a domandarci chi sono queste strane figure dal volto animale, da cosa vogliamo veramente liberarci? Cosa vogliamo aspettarci da una massa di pecore ignoranti (noi terrestri!), cresciute a televisione, telefonini, computer e che, non avendo il coraggio di ascoltare sé stesse, preferiscono ascoltare gli altri invece che cercare in loro quelle verità, magari racchiuse in modalità differenti e più genuine? Non esistono maestri, non esistono guide, non esistono tecniche o metodi, non esiste niente che possa fare al posto nostro un lavoro di crescita interiore, perché il vero metodo siamo Noi! Le persone credono di liberarsi di un qualcosa, magari per qualche tempo ed inizialmente sarà anche così, ma dopo, altre figure verranno, magari con modi di fare nuovi e sconosciuti e, dato che nessuno ci avrà istruiti nella loro comprensione - e noi stessi saremo stati pigri nel cercare risposte -, sarà facile ricadere preda di questi vampiri energetici e tornare vittime dello stesso problema, in cui eravamo convinti di esserne usciti con successo. Quasi ogni settimana ci scrivono persone inviandoci nutriti messaggi, pieni di relativa documentazione, che rientrano nella casistica delle cosiddette Abductions. Ci si trova di tutto: dai nomi esotici di presunte entità extraterrestri, ai codici, le formule matematiche, le varie esperienze di adduzione, il controllo, la manipolazione, la possessione, etc., unita alla paura, la riverenza nei confronti di un qualcosa che si considera "più forte di noi", insieme al desiderio di liberarsi, ma spesso misto ad una certa incredulità. Ognuno ci chiede consigli, pareri, opinioni, ma soprattutto un rimedio semplice e veloce per uscire dal problema, rimedio che purtroppo non esiste e che forse non esisterà mai! Perché? Che resti tra di noi, ma lavorare "per aiutare gli addotti" è solo una grande perdita di tempo! Per quanto questa affermazione possa sembrare forte e provocatoria, alla fine anche figure storiche della ricerca della vecchia guardia, lo hanno recentemente ammesso, perché non è possibile aiutare nessuno se: 1) prima non aiuti te stesso; 2) si può aiutare solo coloro che desiderano essere veramente aiutati; 3) qualsiasi lavoro di ricerca interiore e liberazione la si conduce da soli; 4) tecniche o metodi sono del tutto inefficienti ed obsoleti, tipo le ipnosi o rimedi alla 15 minuti; etc. In realtà, l’unica cosa che "funziona veramente" è un lavoro lungo, duro e faticoso di ricerca interiore (Meditazione e tecniche affini) unito alla ricerca di conoscenze in modo da aumentare la propria Consapevolezza. Perché alla fine puoi liberarti da un Grigio, un Siriano, un Rettiliano, ma se non la conosci, la fila di quanti possono rapirti e controllarti è così da lunga da far impallidire anche il più impavido guerriero. La vera liberazione la si raggiunge attraverso una rigida dottrina interiore, l'auto-controllo, il non aver più Paura, ma soprattutto è necessario arrivare ad essere "Coscienti e Svegli" nel vero senso della parola, tornando a prendere contatto con il nostro vero Sé interiore. Per questo motivo, moltissimi casi del passato arrivati agli onori della cronaca sono stati inizialmente un successo, rivelatesi poi un misero fallimento, perché mancando di una base solida su cui continuare a lavorare, è venuta ulteriormente a mancare quella preparazione necessaria per continuare un proprio percorso del tutto personale, cosa che a suo tempo, una figura di spicco come John E. Mack, aveva ben capito. Del resto vale il concetto per il quale, alle Olimpiadi, ci vai se ti alleni con costanza ogni giorno per anni e anni, altrimenti l’Atleta in questione non riuscirà nemmeno a fare correndo la distanza che separa la sua casa dal proprio orto! A tutti gli addotti (e purtroppo in questo mondo lo siamo un po' tutti), o presunti tali che ci stanno leggendo, consigliamo quanto segue: 1) il lavoro di liberazione, ricerca della verità, di acquisizione di coscienza, etc., lo si conduce da soli; 2) non bisogna diventare seguaci di nessuno, né di una scuola, tanto meno di esperti, specialisti, tuttologi, ufologi, guru o presunti maestri; 3) le conoscenze, le modalità, anche le tecniche esistono e sono fruibili gratuitamente da tutti, sia su internet, nei blog, su youtube, nei libri (persino nei testi Gnostici o nel Vedanta Indù!), ma se le persone preferiscono restare ignoranti, nessuno può accollarsi la responsabilità della loro ignoranza sulle proprie spalle (e un buon esame di coscienza, unito ad una giusta dose di coraggio, sono gli ingredienti essenziali per iniziare qualsiasi nuova avventura). Per quanto ci riguarda siamo e saremo sempre disponibili a dare consigli, ad indirizzare coloro che iniziano a fare i primi passi, a dare spunti di riflessione, un supporto, anche un aiuto, nonché una maggiore conoscenza come abbiamo fatto con questo libro, ma è bene che si comprenda definitivamente che la liberazione, da qualsiasi entità, terrestre o extraterrestre che sia, è una propria conquista personale e come tale deve essere raggiunta.
Articolo di Federico Bellini e Ambra Guerrucci
Per approfondire: Collana Civiltà Extraterrestri
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