E’ stata liberata dopo 30 ore di detenzione la blogger e dissidente cubana Yoani Sanchez , fondatrice del sito Generacion Y, arrestata ieri a Cuba.
A dare l’annuncio è stata la donna, su Twitter, ringraziando “tutti quelli che hanno alzato al loro voce e i loro tweet”.
La dissidente era stata arrestata giovedì insieme al marito, il giornalista Reinaldo Escobar, a Bayamo, 750 km a sudest dell’Avana, dove voleva assistere al processo contro un giovane politico spagnolo accusato di omicidio colposo per la morte di un dissidente.
La blogger, nota per le sue ripetute prese di posizione estremamente critiche nei confronti del regime castrista, insignita quattro anni fa in spagna del Premio ‘Ortega y Gasset’ di Giornalismo Digitale, dopo l’arresto dell’altroieri sera era stata separata dal marito e dagli altri compagni, rinchiusa in una struttura del ministero dell’Interno e affidata ad alcune poliziotte, che avevano tra l’altro tentato invano di farla spogliare. Stando al suo stesso resoconto, il trattamento in seguito era diventato meno rude, ma Sanchez era comunque stata sottoposta a interrogatorio per quattro ore di fila, e minacciata di un’incriminazione di fatto rimasta lettera morta.