Il quotidiano francese Libèration nell’ultimo numero riconosce alcune pregevoli novità del movimento di Beppe Grillo, pur fornendone un’analisi negativa e definendolo una forma di estrema destra mascherata da forme di democrazia partecipata.
Riconosciuta l’abilità magistrale con cui Grillo è riuscito a conquistare di comizio in comizio un numero stupefacente di consensi, il quotidiano non apprezza certo l’ostilità antisindacale e la voglia di “cacciar via tutti”. La forma di democrazia partecipata tramite il Web non permette infatti grandi margini di autonomia. Grillo riesce a mostrarsi estraneo alla sete di potere non candidandosi e tuttavia il populismo usa toni di estrema destra. L’attacco frontale ai sindacati non ha altro contrassegno che l’estrema destra.
Alcuni elementi positivi sono l’uso delle indennità a disposizione degli eletti. Secondo l’esempio della Sicilia, una parte dei compensi viene destinata al microcredito. Altro dato interessante la giovinezza dei candidati del M5S, che vengono da associazioni di volontariato, antimafia, no tav. Il passato, e in parte anche il presente ambientalista Grillo concorre a quell’ambiguità – aggiungo – che fa sembrare per vari tratti lo tsunami grillino anche di sinistra.
Tornando a Libèration, la previsione è di un centinaio di parlamentari. Una ventata di rinnovamento che con l’estrema destra ha però in comune la proposta di un referendum per decidere l’uscita o no dall’euro.
Non c’è gerarchia né organizzazione interna né regole di democrazia interna. Grillo caccia gli eretici e accetta i nuovi adepti senza dibattito né confronto. Per questo l’albero del dubbio fa germinare i primi boccioli amari nella douce France.
L’articolo nella sua originaria fragranza e interezza spavalda è reperibile a questo link
http://www.liberation.fr/monde/2013/02/22/democratie-directe-et-populisme-l-ambigu-tsunami-grillino_883942
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