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Liberi di imparare con il libero software: Dossier Scuola

Da Maestro Roberto

Liberi di imparare con il libero software: Dossier Scuola

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Questo blog ha sempre tentato di promuovere servizi, applicazioni e software non commerciale, anche se spesso l'utilizzo di queste risorse prevede la presenza di sistemi operativi proprietari, come Microsoft Windows.
Ritengo opportuno che nella scuola pubblica, la scuola di tutti, debbano trovare il maggior spazio possibile programmi e sistemi di libero utilizzo, per ragioni di affidabilità, di efficienza, di sicurezza, di indipendenza dal fornitore e di economicità.
Originariamente tutto il software era libero. Chi sviluppava software aveva il diritto legale di copiare, studiare, modificare e redistribuire quello che aveva prodotto; non si poteva infatti mettere sotto copyright un programma per computer, né tantomeno brevettare qualsiasi concetto matematico ci stesse dietro.
A partire dagli anni settanta, diventò legale mettere sotto copyright i programmi per computer e brevettare gli algoritmi matematici. I fornitori di software smisero dunque di fornire il codice sorgente.

Nella prima metà degli anni 80, Richard Stallman formalizzò la definizione di "software libero" e diede vita a GNU, con lo scopo di tradurre in pratica il concetto di software libero, e creò la Free Software Foundation per dare supporto logistico, legale ed economico al progetto GNU.
Stallman espresse il software libero mediante quattro principi di libertà:

    • la libertà di eseguire il programma per qualunque scopo, senza vincoli sul suo utilizzo.
    • la libertà di studiare il funzionamento del programma, e di adattarlo alle proprie esigenze.
    • la libertà di redistribuire copie del programma.
    • la libertà di migliorare il programma, e di distribuirne i miglioramenti.

Il software distribuito con una licenza che rispetti questi principi è detto software libero (free software).

Questa premessa serve per introdurre un'iniziativa di Italian Linux Society, allo scopo di tale iniziativa è di promuovere il Software Libero nel mondo dell'istruzione, raccogliendo le esperienze delle scuole italiane che lo hanno già adottato nelle loro strutture e nell'attività didattica, descrivendo i modi in cui lo hanno introdotto: Dossier Scuola.
È una raccolta di motivazioni, suggerimenti, progetti e buone pratiche di adozione: un elenco dettagliato ed esplicativo da dove le scuole potranno prendere esempi e contatti con chi ha già trovato una soluzione, e gli appassionati un riferimento per sensibilizzare le scuole stesse.

Consiglio di visitare la ricchissima sezione del Software per la didattica ed i laboratori,con la suddivisione dei programmi in quattro categorie:

  • programmi didattici specifici per l'insegnamento: suddivisi per materia, sono gli strumenti da portare in classe. Non possono sostituire il docente, ma offrirgli un valido supporto ed aggiungere motivazione negli studenti;
  • programmi per l'utilizzo di base del computer: sono i programmi che troviamo in ogni postazione. Oggi molti di essi vengono anche utilizzati nella certificazione ECDL;
  • programmi a supporto della didattica: includono i programmi per la gestione della classe, per proporre esercizi, compiti in classe, archiviare dispense ed elaborati, stimolare la collaborazione, e infine per sfruttare al meglio la rete di computer;
  • programmi a supporto delle disabilità e dei DSA: di fondamentale importanza.

Per ogni programma è proposta una semplice scheda che contiene una breve descrizione, punti di forza, riferimenti per approfondire e per scaricare il programma. Se si utilizza un sistema GNU/Linux (quali Ubuntu, Debian, Fedora, Mandriva, SuSe, FUSS, So.Di.Linux e molte altre), non c'è bisogno di accedere alla pagina web per scaricare il programma: infatti tali sistemi sono direttamente collegati a depositi pubblici di Software Libero da cui attingere fra migliaia di programmi con un solo click. Questa è una delle più importanti comodità che il Software Libero offre: è già tutto a disposizione, basta solo chiedere dove fare quel click.

Altra sezione di estrema importanza è quella dedicata alle Esperienze di adozione di software libero e progetti, una sorta di documentazione di buone pratiche di utilizzo del software libero nelle scuole italiane.

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