Liberia / Ellen Jhonson Sirleaf punisce lo sfruttamento illecito delle foreste

Creato il 05 gennaio 2013 da Marianna06

  

Chi conosce il carattere deciso di Ellen Jhonson Sirleaf e la sua franchezza, magari anche solo per averne letto la biografia dal titolo "Un giorno sarai grande”, tradotta un anno fa anche in italiano ed  edita da "add editore#25", in Torino, non si meraviglia affatto dell’iniziativa che l’ha spinta a sciogliere rapidamente, non appena ha avvertito “puzza di bruciato”, il consiglio di  amministrazione di quella che, in  Liberia, è l’Autorità per lo sviluppo forestale.

Inoltre, subito dopo, sono state sospese dalle attività alcune imprese impegnate nel settore e severamente sanzionati i funzionari pubblici coinvolti, perché rei di corruzione.

Tutto, infatti, ruotava intorno a quell’ affare molto lucroso, e presente purtroppo un po’ dappertutto in Africa, che è l’esportazione illegale del legname.

E questo significava e significa, se non si hanno gli occhi ben aperti,sicurissimo depauperamento dell’ambiente forestale e boschivo del territorio nonché scomparsa di piante endogene anche rare.

E la Sirleaf, a quel che riferisce la stampa locale, non si è limitata solo a quanto riferito sopra  ma ha anche creato una commissione apposita, in seno al ministero di Giustizia,per procedere con ulteriori indagini e rinviare a giudizio i colpevoli.

Poiché la presidente Sirleaf non è una persona abituata a fare sconti, nemmeno agli amici, rischia grosso anche Florence Chinoweth, attuale ministro dell’Agricoltura, in quanto lei doveva sapere, essendo a capo del consiglio di amministrazione dell’Autorità per lo sviluppo forestale.

Un plauso alla presidente e anche alla donna coraggiosa per questa lodevole iniziativa, dunque.

 E la speranza che altre autorità politiche, in altri Paesi africani, operino alla stessa maniera non appena sorgano sospetti.

     a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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