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Libero vs Rai4. Il bue dice cornuto all’asino!

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Su Liberoquotidiano.it il 17 agosto compare QUESTO articolo. Francesco Borgonovo ha appena appreso che da gennaio tornerà su Rai4 la fiction per teen-agers “Fisica o Chimica”. I precedenti sono noti: a marzo il giornalista scrive su Libero attaccando il direttore di Rai 4, Carlo Freccero, per aver trasmesso un programma spagnolo sulla sessualità giovanile in orario pomeridiano; dopodiché lo chiama al telefono registrando appositamente il tutto. (QUI l’audio della chiamata). Freccero, credendo ad una conversazione privata e furibondo per l’accaduto, si lascia andare agli insulti, incalzato con provocazione da un Borgonovo che, per via della registrazione messa in atto, risulta chiaramente impassibile ed equilibrato. Questa chiamata costerà al direttore di Rai4 dieci giorni di sospensione dalle attività.

Non mi interessa assolutamente prendere le parti di Freccero, come fece invece Pierfranco Pellizzetti QUI ai tempi del polverone. Non intendo schierarmi con gli insulti o con le minacce, pur constatando la strumentalizzazione di quella che è stata una reazione a caldo. Nemmeno difendo la Rai e le scelte dei suoi palinsesti televisivi, che abbiamo spesso contestato, il servizio pubblico che non è un servizio pubblico e la mancanza di meritocrazia che vige ai piani alti. Ciò non toglie che qualche osservazione sia d’obbligo.

Borgonovo titola infatti con termini quali “Sexy fiction” e “Porno rai”. All’interno dell’articolo, a proposito della serie televisiva, scrive:

un gruppo di adolescenti dediti ad attività costruttive come drogarsi, andare a letto (benchè minorenni) con i propri insegnanti, esibirsi in triangoli infuocati eccetera.

Ora, ammettendo la mia ignoranza in materia (non avendo mai visto prima una puntata), sono andata a dare un occhio alla serie su YouTube e non mi è sembrata pornografica come descritta nell’articolo. Sicuramente meno delle gallery continuamente riproposte sul sito del quotidiano, fiore all’occhiello di quel perenne bombardamento di scatti morbosi al silicone.

Borgonovo poi spiega:

A infastidirci, piuttosto, era l’ideologia – tipica della Spagna zapaterista e progressista – secondo cui tutto è permesso, e la ricerca della felicità passa per la sperimentazione di ogni tipo di piacere, proibito o meno.

Questa frase mi sembra tirar fuori tutto il finto moralismo dei bigotti che hanno la mentalità analoga a quelli di Libero: a quanto pare la felicità non può essere perseguita attraverso la libera sperimentazione e la ricerca del piacere con decisioni autonome, ma si deve conformare al dogma etero-sessista e machista del patriarcato. L’individuo deve seguire delle regole prestabilite.

Insomma, mentre il libero arbitrio viene così denigrato da Libero, la Minetti e le olgettine, per il quotidiano, devono stare di diritto all’interno dell’immaginario sexy collettivo (maschile) attraverso la perenne esaltazione della loro avvenenza e sensualità, nonostante la serietà degli scandali, nei quali vennero coinvolte anche minorenni, che hanno segnato il nostro Paese.

A questo proposito mi sorge spontaneo chiedermi se ad infastidire tanto i “benpensanti” di Libero non sia stato proprio il fatto che all’interno della Fiction vengono sdoganati alcuni temi riguardanti la sessualità, come ad esempio l’omosessualità. Guarda caso in più di un articolo la foto scelta è la seguente:

Libero vs Rai4. Il bue dice cornuto all’asino!

E in un ulteriore articolo si può leggere :

…scene di maschietti che si baciano fra loro e a racconti di ragazzine stuprate mentre la madre fa una partouze con due uomini…

Come a dire: i tabù dell’omosessualità e degli stupri teniamoli sotto al tappeto. Non si possono trattare determinti argomenti, men che meno quello di una madre con desideri sessuali che siano altri rispetto alla posizione del missionario rigorosamente col marito.

Salvo poi strizzare l’occhio alla cultura dello stupro attraverso la svalorizzazione della figura della donna con servizi voyeuristici messi accanto a notizie di violenze, che non vengono trattate col giusto riguardo ma si riempiono di disprezzo misogino.

Non dimentichiamoci infine del giusto odio da riservare a chi decide di vivere una relazione con una persona del suo stesso sesso. A quanto pare l’unica relazione contemplata è quella (di dominio) tra uomo e donna, in cui il primo è soggetto e utente e la seconda oggetto creato esclusivamente per assecondare le esigenze del maschio.

Il bue che dice cornuto all’asino. Tutta questa storia ci ricorda la vicenda di Strisica la Notiza, dopo il caso suscitato dal documentario Il Corpo delle Donne di Lorella Zanardo: Ricci, attraverso la voce dei conduttori, se la prese con Repubblica e disse che avrebbe eliminato la presenza delle veline dal suo programma solo se la Rai non avesse trasmesso Miss Italia.

Siamo consc* che Repubblica, Miss Italia e la Rai non siano un buon servizio per i cittadini: abbiamo denunciato spesso attraverso i nostri articoli questa situazione e abbiamo sempre chiesto di più da chi si schiera, almeno in linea teorica, dalla parte dell’utente. Ciò non toglie che il perseguimento di posizioni anti-sessiste non passa attraverso faide tra fazioni. Non ci interessa vedere vinti e vincitori!

A dirla tutta siamo davvero stanch* di palesi strumentalizzazioni delle questioni di genere, dalla violenza per fare audience a questi battibecchi per denigrare l’”altra parte”. Credete di acquistare punti agli occhi degli utenti? Spero vivamente siano più sgamati di quanto li credete voi. Ma forse mi sbaglio.

Vi chiediamo però una cortesia: BASTA fingere di interessarvi a tematiche socio-culturali! A voi non interessa nulla di proteggere gli adolescenti! Poiché i ragazzi, fino a prova contraria, sono nell’età giusta per informarsi, rischiando così di trovarsi a qualsiasi ora del giorno e della notte davanti ai vostri articoletti. Questi sì, ahimè, con contenuto soft-pornografico!



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