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Libertà di licenziamento? Forse sono un comunista..

Creato il 05 settembre 2011 da Lebarricate @gaetano_rizza

Ne ho scritte di tutti i colori contro Marchionne e i suoi referendum ricattatori che tolgono dignità ai lavoratori della Fiat.
Ho criticato i lavoratori della Fiat che non si sono ribellati a quel ricatto e hanno votato sì lasciando che solo la minoranza che ha avuto il coraggio di votare no difendesse la dignità di tutti i lavoratori.
Ho criticato il governo di centro-destra che voleva aumentare gli anni di lavoro prima di mandare la gente in pensione e voleva farlo da un giorno all’altro senza tenere conto dei tempi già previsti dalla già avvenuta riforma delle pensioni e di quelle che potranno esserci quando previste in modi e tempi civili.
Da anni dico che il mondo del lavoro sta ritornando ai tempi dell’Ottocento nei rapporti tra “padrone” e dipendente.
Da anni dico che non si può sperare di fare concorrenza alla Cina e all’India trattando i lavoratori come fanno da quelle parti, dove, tra l’altro si fucilano i dissidenti del regime a decine di migliaia (..in Cina).
Vorrei che la Costituzione iniziasse con “L’Italia è una Repubblica fondata sulla dignità dei lavoratori”.
Chiedo da sempre a gran voce di dimezzare i parlamentari, secondi, come numero, solo ai parlamentari della Cina (circa tre miliardi di persone), e di decimargli gli stipendi.
Chiedo al centro-destra di fare piazza pulita del clientelismo, dei baronati, dei puttanati e di tutti gli sprechi.
Adesso mi accingo a criticare un’altra idea del governo: la libertà di licenziamento.. (ma concordata col sindacato.. come se i sindacalisti avessero a cuore davvero gli interessi dei lavoratori e non l’interesse loro proprio e della loro carriera).
Ma non bastava il licenziamento per giusta causa? Del quale, detta fra noi, le piccole aziende se ne facevano un baffo?
No, evidentemente non bastava.
Il mondo per essere più civile e dare più sicurezza deve poter licenziare anche senza giusta causa.
Insomma, con la crisi che hanno provocato quelli che giocano a Monopoli col mondo, le aziende licenziano per mancanza di commesse però si pretende che i lavoratori non vadano in pensione.
Come rimediare?
Ecco l’idea fulminante: li licenziano senza giusta causa!
Sono comunista se prevedo che il mondo si riempirà di nuovo di briganti e di assaltatori di diligenze, costretti a questa nuova esperienza da una concezione dell’evoluzione del mondo del lavoro e del progresso, di gente che farebbe meglio a fare altri mestieri che non occuparsi delle nostre vite e vivere a sbafo?
Se a qualcuno venisse in mente di dire che sono un assistenzialista, lo anticipo: non è con questi provvedimenti cinesi che si salva l’economia mondiale. Piuttosto, con questi provvedimenti, si fa di tutta l’Italia una grande Napoli, con tutto il rispetto per i grandi artisti Napoletani.
Amen.

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