Libertà di stampa, dove sei?

Nella classifica sulla libertà di stampa redatta da “Reporter sans frontier” l’Italia continua a scivolare, adesso è soltanto al 61esimo posto nel mondo, nel 2010 era al 50esimo, quindi di male in peggio.
La repressione in tutte le sue sfaccettature risulta essere uno strumento sempreverde un po’ in tutto il mondo, le forme sono certamente diverse da Continente a Continente e da Paese a Paese ma il fine è sempre lo stesso: abusare, prevaricare, ledere i diritti ed impedire ai mezzi d’informazione di riportarlo.
Meno male che con la rete mondiale WWW molti filtri sono un po’ aggirati, ma solo un po’… Non dimentichiamo che i regimi mettono le mani anche sulla rete, e penso non solo alla Cina ma anche all’Italia quando un certo Governo di poco tempo fa’ ha cercato di mettere in qualche modo le mani sulla rete e sui social network, forse non tutti lo ricordano e non voglio stare qui a riparlarne, per fortuna è acqua passata, spero…
In Europa neanche a dirlo siamo un po’ fanalino di coda, con la Franca (in risalita) al 38esimo posto, la Spagna al 39esimo, e quelli del nord Europa ancora più su come prevedibile. Molti Paesi africani sono più avanti dell’Italia, e questo deve far riflettere…
Finito il berlusconismo – che forse non era il male assoluto ma di certo un bel bubbone – è arrivato il momento di ripartire, la libertà di stampa è alla base della democrazia, spero che l’Italia non sia davvero così lontana da questa cultura come appare agli occhi del mondo.
nanni