Libertà di stampa: in Gran Bretagna sarà più garantita

Creato il 08 gennaio 2011 da Pinobruno

Piacerebbe molto a Milena Gabanelli il disegno di legge sulla libertà di stampa che il vicepremier britannico Nick Clegg, leader dei liberal-democratici, si è impegnato a presentare entro breve tempo.   ”E’ semplicemente ingiusto che accademici e giornalisti vengano effettivamente ridotti al silenzio in virtu’ di potenziali contenziosi legali, lunghi e costosi, con ricchi privati o imprese potenti”, ha detto Clegg annunciando le riforme. Che, scrive The Guardian, saranno con ogni probabilità ”duramente osteggiate” dal mondo degli affari.

Nick Clegg

Nel disegno di legge, infatti, c’è anche un passaggio che vorrebbe imporre alle grandi imprese l’obbligo di dimostrare il danno arrecato prima di denunciare per diffamazione individui o organizzazioni no-profit. Una legge analoga, in Italia, annullerebbe gran parte delle cause giudiziarie in corso contro Report.

”Vogliamo introdurre – ha spiegato Nick Clegg – una clausola che difenda chi si batte per il pubblico interesse”. Il modello che ha in mente funzionerebbe sia per i grandi media che per il singolo blogger. E trasformare la cornice di regole in vigore nel Regno Unito da ”zimbello” della comunità internazionale a ”modello” per tutti.

Il disegno di legge, opera del sottosegretario alla Giustizia Lord McNally, è stato recepito positivamente dagli esperti, che si sono detti stupiti per i dettagli contenuti nella bozza. ”Nick Clegg – ha commentato John Kampfner, amministratore delegato di Index on Censorship ed ex direttore del New Statesman – ha presentato un piano davvero robusto per cambiare le nostre leggi sulla diffamazione”.

Non è tutto. La riforma, infatti, promette di aggiornare le leggi anche in relazione ai reati di diffamazione commessi su internet, in modo da garantire maggior difese agli internet service provider. Infine proverà a limitare il cosiddetto ”turismo giuridico”. Al momento infatti la legge garantisce a cittadini di ogni nazionalità di far causa in tribunali britannici se riescono a provare di avere una reputazione da difendere nel Regno Unito.

”Noi – ha concluso Clegg – vogliamo che giornalisti e intellettuali animati da interesse per la cosa pubblica non abbiano paura di pubblicare legittimi lavori. E’ poi una farsa, nonché’ una fonte d’imbarazzo nazionale, che il Congresso americano abbia sentito la necessità di dover legiferare per proteggere i suoi cittadini dalle nostre leggi sulla diffamazione”.

Infine, il pacchetto riforme del capo dei Lib-Dem vorrebbe limitare la durata del segreto di stato da 30 a 20 anni. ”Ridurre il lasso di tempo che le persone devono attendere per conoscere la piena verità sul loro governo non può che rafforzare la nostra democrazia”, ha spiegato Clegg.

In Gran Bretagna, lo ricordiamo, il governo è sostenuto da una coalizione di centrodestra, composta da conservatori e liberal-democratici.

(Fonti: The Guardian, Ansa)


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