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Libri: 1861 La storia del…

Creato il 17 dicembre 2010 da Maurizio Lorenzi

La storia del risorgimento che non c’è sui libri di storia

L’Italia di ieri che racconta l’Italia di oggi

di Giovanni fasanella e Antonella Grippo. Edizioni Sperling & Kupfer.

 

1861
La trama. L’Italia non è cambiata. È diventata quello che oggi è perché è nata così ed è stata raccontata in un certo modo. La retorica risorgimentale, piena di nobili intenti, eroi senza macchia, politici geniali e lungimiranti, è stata il tappeto sotto cui abbiamo nascosto la polvere della nostra storia per centocinquant’anni. E così, se oggi si vuole capire questo Paese “malato”, affetto da vizi endemici che paiono inestirpabili, forse sarebbe bene ripercorrere i primi giorni della sua vita. E ciò che fa questo libro, andando a riannodare un filo rosso fatto di intrighi, malavita e malaffare che ha il suo capo proprio nel modo in cui l’Unità fu prima realizzata e poi gestita.

Il trasformismo in politica, la corruzione, la tendenza a scendere a patti con i poteri forti, a utilizzare agenti segreti per scopi non istituzionali, a servirsi della criminalità, a sfruttare per ragioni di Stato l’opera di terroristi e rivoluzionari: tutto questo, nei libri di scuola su cui intere generazioni si sono formate, semplicemente non c’è. Anche la storiografia successiva ha peccato di reticenza, e di tale processo di rimozione oggi è irrimediabilmente colpevole. Giovanni Fasanella e Antonella Grippo, dopo aver illuminato nei loro lavori precedenti le zone d’ombra del nostro dopoguerra, con quest’opera sono ripartiti dall’inizio e hanno raccontato ciò che per troppo tempo è stato indicibile.

Il giudizio. Libro schietto e crudo, che non nasconde nulla, poco interpreta e molto spiega. Una lettura piacevole, soprattutto nella prima metà del testo, quello inerente lo sbarco dei mille ed il suo “prima e dopo”. Appare invece un pò più lenta la parte finale, forse offuscata dalle interessanti rivelazioni che l’hanno anticipata. Da leggere per comprendere come il tempo passi ma le cattive abitudini, purtroppo, restino. Molto consigliato.


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