Ore 8.00 del mattino. Il rumore di pneumatico bussa dai vetri della finestra della mia stanza, alzo le serrande, e l’aggraziante frastuono si accomoda come Romeo nel palazzo di Giulietta. Infastidita, l’avrei volentieri lasciato fuori se solo non sarebbe stato lo stesso.
Mi barrico in cucina (una di quelle espressioni ridicole che uso per la prima volta per donare armonia al racconto) prego al caffè di salire al più presto e poi lo verso nella tazza come un secchio di vertice sul muro. Alle 8.00 del mattino cammino come i ragni sulla tela, testa in avanti e gambe che tendono a destra, ma mentre i ragni gli occhi laterali ce l’hanno e pure spalancati, io alle 8.00 del mattino, col clima quasi estivo, con la luce del sole che spara in cucina, ho bisogno del bastone per i ciechi o della voce guida della stazione.
“Caffè in partenza dal binario 8. Ferma in… tutte le stazioni, eccetto, casa tua!” perché alle 8.00 del mattino il caffè non sempre ha voglia di salire. Rallenta. Perché se rallenta allora il caffè è forte, se invece sale più veloce è lento.?
Le classiche contraddizioni delle parole.
Comunque mi riprendo. Sono già le 9.00 e mentre metto in ordine la scrivania, suona il telefono e al “Pronto” mi appare in automatico la scena di Virginia Raffaele al Call Center: mi preparo al peggio. Ero lì lì per chiudere quando la centralinista pronuncia il nome dell’azienda “Il club degli editori…“. Digito quelle parole su Google mentre lei comincia a spiegarmi la promozione e ad elencarmi titoli di libri e autori – in seguito a una breve intervista sulla lettura dei libri – di cui ho scelto questi 4 libri (a un prezzo modico):
- Il linguaggio segreto dei fiori, di Vanessa Diffenbaugh;
- La grande festa, di Dacia Maraini;
- Lezioni di vita randagia, di Susan Wilson;
- Al limite della notte, di Cunningham Michael.
Prevedo un’estate di sane letture interessanti. :)