A volte ci può prendere la nostalgia per i bei tempi andati, per un passato che magari, pur non avendolo mai vissuto, ci affascina. I favolosi anni ‘50, i brillanti anni ‘20……
Forse, se ci fossimo stati, non li avremmo trovati poi così speciali, ma oggi, li guardiamo con altri occhi e altre invidie. Una ragazza legge Piccole donne e può vedere la vita che le ragazze della sua età facevano all’epoca della guerra civile americana e restarne affscinata….immaginare come sarebbbe stato…e vedere solo gli aspetti positivi dell’epoca e non i negativi.
Spesso mi capita lo stesso vedendo un film o leggendo un libro ambientato nel passato. Rimango sorpresa dalla modernità di certi testi ed idee, o dalla moralità e dai principi che sembravano riempire quelle opere. Principi, morale, e temi che oggi non troviamo più tanto intorno a noi. Ma magari ci piacerebbe invece vedere più diffusi intorno a noi.
Perciò intendo iniziare una piccola rubrica dedicata ai libri dimenticati, libri datati, ma contenenti temi o morali passate che magari potrebbe essere bello riscoprire.
Oggi per questa rubrica vi presento il libro:
Titolo: Room for one more
Titolo italiano: C’è posto per tutti
Autore: Anna Perrott Rose
Edito in America nel 1949
Edito in Italia da Baldini Castoldi editore nel 1952, e ormai introvabile se non in alcune biblioteche
Trama: Il libro, ambientato tra la fine degli anni ‘30 e l’inizio degli anni ‘40, racconta la vita di una famiglia, padre, madre e tre figli, che decide di prendere in affidamento tre orfani, che poi finiscono per vivere con loro fino all’età adulta. Già crescere tre figli è difficile, immaginate sei, e tre con dei problemi, anche fisici…difficilissimo, ma tra economie, scherzi,incidenti, baruffe e momenti toccanti,. il libro scorre che è un piacere.
Certo è moralistico? S’. Il linguaggio è un poco vetusto? Sì, ma gli insegnamenti della madre protgonista, che poi non è altro che l’autrice che in qustte pagine racconta la sua esperienza reale nell’allevare tre orfani già grandicelli e di come sia riuscita ad aiutarli e integrarli con la sua famiglia, possono essere utilissimi anche ai genitori d’oggi.
C’è l’ironia degli incidenti di bambini e cuccioli, ma ci sono anche molti spunti per come trattare problemi comportamentali e fisici in un bambino.
Personalmente io l’ho trovato un libro utile e piacevole, che ci trasporta in un’epoca ormai scomparsa.
Da questo libro fu tratto anche un film con Cary Grant, che in italiano fu intitolato appunto, C’è posto per tutti.