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Libri: DOVE COMINCIA LA NOTTE, di Alessio Viola

Creato il 22 aprile 2013 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

DOVE COMINCIA LA NOTTEdi Costanza Bondi

Tempo fa, in un’intervista scherzosa, di quelle con domande a quiz, mi chiesero quale fosse il libro che tenevo sul comodino. Dovendo rispondere oggi, direi DOVE COMINCIA LA NOTTE del mio amico amato e stimato per un affetto fraterno, che a lui da sempre mi lega, Alessio Viola. Anche se sarebbe più corretto affermare che questo giallo – che poi è un romanzo rosso e nero – più che sul comodino… me lo sono portata a letto.

Ho avuto infatti il piacere, anzi: l’onore, di leggere in anteprima, per motivi squisitamente professionali, il manoscritto in questione, quando (chi mastica un po’ di editoria sa di cosa io stia parlando) mi arrivò sotto forma di fogli stampati in A4, con tutti i nessi e connessi. Leggi: refusi, sgrammaticature varie e impaginati amatoriali, che le sere, appunto, a letto mi son letta.

Tutto intorno la quiete, tutti dormivano. Solo la storia che stavo leggendo urlava. La figura di “lei” è ciò che mi colpì: ancora me lo ricordo. Che scelta strana, mi dissi, così fuori da ogni canone possibile e immaginabile, accostata allo sbirro “di una certa cultura” che, pure, percorreva sempre la stessa strada “quando era a piedi” e che si doveva sforzare a non tradire i propri sentimenti.

Certo, dove comincia la notte… iniziano i fatti della Bari anni ’90, tra emarginazione conclamata e tentata emancipazione e Giacinto e i clan e i Kalash (come li chiamano i protagonisti) e ancora: gli sbirri e il caldo e l’afa e i corpi che qualcuno, per imperdonabile distrazione, si dimentica di bruciare. Ma, dopo tutto e nonostante tutto, sono umani i personaggi del nostro rouge&noir, perciò l’errore, la defaillance, ci sta.

E, sebbene le vicende narrate portino in sé tutta l’incredibilità di storie realmente accadute, è proprio il lato umano che in ogni pagina fa capolino. Ma non nel senso filantropico del termine. Quanto, piuttosto, rivelando tutte le contraddizioni dell’essere, appunto poiché umano: della sua forza/debolezza, del suo sangue/dentro e sangue/versato, del suo sangue/vita e sangue/morte.

 



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