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LIBRI E LISTE DELLA SPESA, le riflessioni di Paola Iotti

Creato il 26 settembre 2015 da Soleeluna
Le riflessioni sul Torneo

Le riflessioni sul Torneo

Ho partecipato al Toneo IoScrittore per scrittori emergenti in cui ogni partecipante si trova a leggere alcuni libri di altri concorrenti, fornendo un giudizio: è stata un’esperienza istruttiva e interessante.

Devo ammettere che sono stati pochi quelli che mi hanno colpito. Per quale motivo? Fondamentalmente due.

La tendenza a scrivere opere che definisco “elenchi della spesa” e l’incapacità di trasmettere.

Molti autori hanno tante cose da raccontare ma… ricordano alcuni genitori o proprietari di animali che, presi dall’entusiasmo per le imprese compiute dai pargoli a due o quattro zampe, raccontano una sfilza di vicende che, prese singolarmente sono divertenti e simpatiche ma, inserite in un elenco, diventano pesanti: all’ottava peripezia s’invoca una flebo al braccio!

Vogliono raccontarti tutto, presi in buona fede da un naturale egocentrismo e non si rendono conto che non sono gli unici ad avere figli o animali: non danno la possibilità all’interlocutore di commentare o condividere episodi simili, aspettandosi solo una risposta entusiasta. Un elenco della spesa: devo comprare il riso, l’olio, le arance, la cipolla, il pane, il vino, il detersivo, le zucchine, le uova, i gamberetti, l’aceto… ma gli elenchi annoiano.

Bisognerebbe diminuire gli alimenti e trasformare la lista in un menù invitante: togliamo le arance, il detersivo, le uova, l’aceto e concentriamoci sui rimanenti. Esistono diversi tipi di riso: scegliamo quello adatto ai risotti. Così come la cipolla: dorata, rossa, bianca… o è meglio lo scalogno? E le zucchine: chiare o scure? Il vino bianco fruttato o morbido?

In questo modo una cantilena di ingredienti si trasforma in un appetitoso risotto con zucchine e gamberi, dove l’abilità di chi lo illustra sta nel far venire l’acquolina in bocca, descrivendo colori, aromi, segreti nella preparazione e dando la possibilità all’ascoltatore di intervenire con suggerimenti dettati dalla personale esperienza. In questo modo si trasmettono sensazioni, coinvolgendo senza annoiare.

Alcune trame offrono idee originali ma si perdono per strada perché l’autore non riesce a mantenere le peculiarità del protagonista per l’intero racconto e, a un certo punto, si nota un cambio nella narrazione in quanto il personaggio si esprime in maniera non coerente alla descrizione iniziale: la voglia dello scrittore di esibire la propria cultura o gli interessi lo fa prevalere, snaturando la creatura di carta. In quei momenti si capisce che a parlare è un altro: i concetti espressi possono anche essere validi ma lo spirito dell’opera viene mutilato bruscamente.

Così come ho notato spesso la mancanza di attenzione nei particolari: la fretta di arrivare a un determinato risultato crea incongruenze o passaggi superficiali nella trama, rompendo il ritmo e l’atmosfera che si vuole creare. Un po’ come accadeva quando si ascoltavano i dischi in vinile e la puntina saltava su un graffio: la melodia riprende ma la magia creata dalle note sfuma inesorabilmente.

D’altra parte la cura nella scelta degli ingredienti è fondamentale: un buon risotto non si ottiene con del riso qualunque ma sapendolo scegliere tra Carnaroli, Vialone nano, Basmanti o Thai.

Romanzo di Paola Iotti

Romanzo di Paola Iotti

Paola Iotti 

È nata a Reggio Emilia il 29 aprile 1964 dove vive con la famiglia a due e quattro zampe. Ha conseguito la maturità scientifica e si è laureata in Giurisprudenza all’Università di Parma.

La curiosità per la vita l’ha portata a interessarsi a diversi argomenti come lettura, musica, sport, arti orientali, omeopatia e fitoterapia.

La sua prima opera “Come l’arcobaleno tra una criniera”, è risultata vincitrice del concorso letterario “Il mio caro amico”, indetto da Giovanelli Edizioni nel 2014, 2^ classificata nella 3^ edizione del Premio Letterario “Mangiaparole” 2014 a Roma e sempre 2^ al concorso letterario Horse Angels – Voci per i cavalli 2015.


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